Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Al centro della tavola è ritratto un vaso ad ampolla con alcuni fiori dal gambo lungo, fra cui una margherita. Il fondo è a tinte azzurre sfumate nella parte alta, mentre nella parte bassa vi sono pennellate marroni.

L'autore dell'opera, Bruno Ricchi, nacque a Milano il 21 aprile 1901 e morì a Firenze il 22 maggio 1960. Studiò all'Accademia di Brera di Milano, dove ricevette premi per la pittura e la composizione, con Palanti e Mentessi e di quest'ultimo fu l'allievo prediletto. In seguito fu assunto presso lo Stabilimento Alfieri e Lacroix e si applicò alla tecnica dell'incisione acquafortistica, ottenendo dalle lastre dei risultati di grazia e forza notevoli. Si applicò poi anche alla tecnica del pastello con vivo successo. Nel 1924 espose la prima acquaforte a Roma, e l'anno dopo acquerelli e acqueforti. Nel 1927 partecipò all'Internazionale dell'Incisione a Firenze con ben sette opere, quindi prese parte a numerosi altri eventi, fra cui la Biennale di Venezia nel 1940. Dopo la guerra espose a Trieste, Firenze (personale con trenta acqueforti, alcune a colori), a Roma, a Milano, ecc. Iscrittosi all'Associazione "Incisori d'Italia" fu assiduo alle sue esposizioni. Alla personale milanese del 1956 figuravano sessanta opere tra dipinti, incisioni e pastelli; a quella dell'anno successivo a Firenze Ricchi fece prevalere la sua caratteristica produzione: le acqueforti a colori.