ambito bolognese
dipinto

tela/ pittura a olio
cm 109,4 (la) 144 (a)
sec. XVII (1640 - 1660)
n. P12
La dama è raffigurata in piedi a tre quarti di figura, in posa frontale. Porta il velo vedovile, con la punta che scende sulla fronte. Con la mano destra accarezza un cagnolino di razza bolognese; alla sua sinistra è posto un vaso di fiori.
Nell'iscrizione in alto a destra viene indicata l'identità dell'effigiata e i nomi dei suoi tre mariti (vedi campo iscrizioni). Sul lato opposto sono dipinti gli stemmi delle tre alleanze matrimoniali.

La storia familiare della donna ritratta ci è riportata con estrema diligenza nella scritta in alto a sinistra, a cui si sono aggiunti nel tempo i tre stemmi. Vittoria Pepoli - figlia di Cesare Pepoli e Giulia Bentivoglio di Ferrara - si sposò tre volte: la prima con il marchese Filippo Capponi (il cui ritratto è anch'esso conservato presso le Collezioni Comunali), la seconda con il principe Luigi Gonzaga e la terza con il conte Odoardo Pepoli.
La dama, che indossa il velo nero con la punta che scende sulla fronte, tipico abbigliamento delle vedove, è raffigurata nell'atto di accarezzare un cagnolino di razza bolognese che, oltre ad essere uno status symbol delle nobildonne della città, allude metaforicamente alla fedeltà coniugale.