Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

La tela di Magnavacca resta come unico documento dei saggi del concorso indetto nel 1908, dove l’artista si classificò secondo. Il primo premio fu assegnato alla versione dipinta da Casimiro Jodi, di cui resta solo una sbiadita fotografia. Entrambe le tele paiono affondare nella tradizione pittorica ottocentesca colle sue frequenti rappresentazioni di artisti solitari e ispirati. Una certa differenza si registra fra le due versioni fornite dai concorrenti: se il saggio di Jodi appariva maggiormente legato alla tradizione dello storicismo romantico e basato su una struttura disegnativa più sicura, questa tela ricerca una maggiore verosimiglianza d’ambientazione, inserendo elementi ben riconoscibili come il Compianto dell'Oratorio di S. Giovanni della Buona Morte. Anche se non si conservano i giudizi relativi a quest'opera non dovette sfuggire ai commissari la qualità non elevata della pittura, evidente nella rigidità della posa e nella resa corsiva di volto e mani