Pinacoteca Civica

ex monastero di San Biagio Cesena
Stato di conservazione:
CRISTO E L'ADULTERA
Il supporto del dipinto, probabilmente costituito da legno di larice, è composto da 4 assi orizzontali di grandezze variabili, infatti misurano, partendo dall'alto, rispettivamente 16 cm, 28 cm, 35 cm e 29 cm. Il retro della tavola, durante un restauro avvenuto nel 1976, ha subito una parchettatura che ne ha sostituita un'altra ancora precedente; questa nuovo rinforzo è composto da quattro sbarre di metallo mobili, poste perpendicolarmente alla venatura del legno, sostenute ognuna da sette coppie di ponti di legno, incollati al supporto. Oltre a questa, la tavola ha subito anche un'altra operazione di risanamento, infatti sono presenti vari innesti di diverse dimensioni e con diverse finalità, infatti alcuni, di forma circolare, sostituiscono i nodi del legno, altri, a cuneo, riparano delle spaccature o rinforzano le congiunzioni tra le tavole, mentre i più sottili sono stati applicati per agevolare il raddrizzamento della tavola. Grazie a queste operazioni la tavola non presenta alcun tipo di deformazìone.
Gruppo A) n° 5 bozzetti cm 40x58, scollamento e attacchi di insetti della carta lungo i bordi perimetrali del telaio, due dei cinque bozzetti erano deteriorati nel lato laterale sinistro, con scollamento della tela di rifodero, degrado localizzato delle vernici e piccole lacune diffuse.
Gruppo B) n° 2 bozzetti cm 59,5x82 e cm 71,5x49,6, deterioramento della carta lungo i bordi, e vernice assorbita.
Gruppo C) n° 3 bozzetti cm 40x58, scollamento della carta perimetrale, con foderature ancora valide e vernice assorbita e disomogenea; n° 3 bozzetti cm 43x72, scollamento della carta perimetrale, con foderature ancora valide,e vernice assorbita e disomogenea; n° 8 bozzetti cm 58x48, scollamento della carta perimetrale, con foderature ancora valide. Quattro degli otto bozzetti, manifestano sul lato inferiore lo scollamento della tela di rifodero, causa permanenza di acqua, con muffe incrostazioni calcaree e degrado localizzato del colore e della vernice.
Gruppo D) n°4 bozzetti59x40, scollamento della carta perimetrale, degrado del lato inferiore di tutti e quattro gli olii, per assorbimento di acqua, con conseguente deadesione della tela di rifodero, presenza di muffe, lacune della preparazione e del colore, con ossidazione e sbiancamento delle vernici.
Descrizione dell'intervento:
Gruppo A)
PULITURA
Si è proceduto con la rimozione del nastro di carta perimetrale da tutti i dipinti, e con la manutenzione delle due opere deteriorate così articolata: trattamento antimuffa con Algochene, smontaggio dei chiodi lungo il bordo laterale compromesso, riadesione della tela di rifodero con colla di pasta, fissaggio dei bordi al telaio con applicazione di fascia perimetrale di tela applicata con beva al 70%, leggera pulitura della zona compromessa con detergente neutro e solventi organici, stuccatura delle lacune e ritocco delle stesse con colori a vernice, e verniciatura finale con gomme mastice nebulizzata.
CONSOLIDAMENTO
Tutti i bozzetti sono stati rifiniti perimetralmente con listelli lignei color noce dello spessore 5 mm. Le altre tre tele sono state revisionate nella verniciatura con la stesura di vernice mastice nebulizzata, dopo una spolveratura

Gruppo B)
PULITURA
rimozione del nastro di carta, applicazione sui bordi di listelli di legno, revisione della verniciatura

Gruppo C)
PULITURA
rimozione del nastro di carta, applicazione sui bordi di listelli di legno, revisione della verniciatura.n° 3 bozzetti cm 43x72, rimozione del nastro di carta, applicazione sui bordi di listelli di legno, revisione della verniciatura.

n° 8 bozzetti:
PULITURA
rimozione del nastro perimetrale di carta, ed applicazione di listelli lignei color noce, spessore 5 mm, conformi ai precedenti.
CONSOLIDAMENTO
Per i quattro bozzetti danneggiati, le operazioni di recupero sono state: eliminazione della carta gommata e dei residui di colla sui quattro lati, incollaggio localizzato della tela di rifodero con Beva al 50% in Ligroina, fissaggio dei bordi staccati al telaio mediante l’applicazione di fasce perimetrali come sopra descritto
STUCCATURA
rimozione delle muffe e dei depositi di sostanze estranee con tensioattivo e solventi organici, trattamento antimuffa, ripristino pittorico delle lacune (stuccatura e ritocco), e verniciatura finale nebulizzata con vernice mastice. Alla fine come negli altri è stato applicato un listello ligneo perimetrale di rifinitura

Gruppo D) n°4 bozzetti
PULITURA
eliminazione del nastro perimetrale di carta in tutti i dipinti, ed applicazione di listelli lignei color noce, spessore 5 mm, conforme ai precedenti.
CONSOLIDAMENTO
Manutenzione di tutte le quattro tele: fissaggio dei bordi inferiori dell’opera alla tela di rifodero con colla di pasta, ed al telaio con fasce perimetrali e chiodi, rimozione delle muffe e trattamento antimuffa, pulitura delle zone degradate con saliva artificiale, risarcimento delle lacune (stuccatura e ritocco con colori a vernice)
TRATTAMENTI FINALI
verniciatura con vernice mastice nebulizzata.
, PULITURA
La prima operazione è stata di pulitura ed è stata eseguita con molta attenzione e tralasciando le parti dove erano presenti dei sollevamenti del colore. La prima fase di pulitura è stata eseguita utilizzando una mista a base di acetone ed essenza di petrolio, finalizzata ad eliminare la vernice risalente all'ultimo restauro ed i relativi ritocchi eseguiti con colori a vernice; gli altri ritocchi ad acquerello sono stati invece rimossi con acqua distillata. La successiva fase di pulitura è stata rivolta all'asportazione delle ridipinture più antiche e dei relativi stucchi debordanti ed è stata condotta tramite l'utilizzo di un gel a base di acetone e alcool benzilico in Carbopol e Ethomeen, aiutato dall'azione meccanica del bisturi.
CONSOLIDAMENTO
delle sollevatore di colore, eseguito per impregnazione o, dove necessario, per iniezione di Aquazol 200 (diluito in acqua al 10%), accompagnato dall'utilizzo del termocauterio; dove il sollevamento era maggiore sono state eseguite delle iniezioni di Beva of-ds(emulsione acquosa) diluito. In seguito anche la spaccatura lungo la lacuna centrale è stata impregnata con il Beva.
PULITURA
Seconda fase dì pulitura: Una volta effettuato il consolidamento è stato possibile eseguire la pulitura nelle zone prima pericolanti e ultimarla definitivamente utilizzando un gel a base di trietanolammina e Tween 20 in Klucel con pH 9, atto a rimuovere uno strato presente sulla superficie pittorica, composto da una sostanza probabilmente di natura oleosa, ma sicuramente non facente parte della patina originale perché sovrastante le ridipinture, che rendeva la superficie macchiata e giallognola.
STUCCATURE
Come prima cosa sono stati stuccati i due grossi buchi presenti sulla parte sinistra della grossa lacuna centrale, utilizzando uno stucco sintetico per il legno. Dovendo poi eseguire alcune stuccature su ampie porzioni di legno con il pericolo di una scarsa tenuta, si è deciso di applicare, nelle zone da stuccare più estese, una garza sottile che aiuti l'aderenza dello stucco alla superficie. La garza è stata quindi ritagliata a misura e applicata sulle lacune utilizzando un collante a base di amido di riso e Plextol; in seguito è stato steso lo stucco, a base di gesso di Bologna e colla animale, a strati con il pennello o a spatola, una porzione alla volta per non fornire troppa umidità alla tavola. Le lacune meno estese sono invece state direttamente stuccate, senza l'applicazione della garza, ma semplicemente rendendo abrasa la superficie da coprire; una volta asciutto, lo stucco è stato lisciato e levigato con il bisturi e la carta vetrata.
TRATTAMENTI FINALI
vernice sintetica(Tableaux Lefranc) diluita in essenza di petrolio, utilizzando un pennello adeguato. La verniciatura sarà poi ripresa a spruzzo una volta terminato il ritocco pittorico.
INTEGRAZIONE PITTORICA
Prima di tutto le nuove stuccature bianche sono state intonate, con una prima stesura ad acquerello, a quelle più vecchie, così da avere una base comune in tutte le zone da ritoccare. In seguito è stato eseguito il ritocco a vernice effettuando un collegamento cromatico e, dove possibile formale, della lacuna con il resto del dipinto, tramite l'utilizzo dei tratteggio.

Trattamento del supporto
PULITURA
Essendo già presente una buona parchettatura e non essendoci particolari problemi, è stata eseguita solo una semplice operazione di spolveratura, seguita dal consolidamento dell'unica sottile fessurazione presente di fianco ad uno dei ponticelli, con un'iniezione di colla vinilica, e dal rafforzamento degli angoli, un po' fragili, con impregnazione di Beva diluito.

Trattamento della cornice
PULITURA
Inizialmente è stato delicatamente eliminato lo strato di pulviscolo presente sulla superficie dorata della cornice, per mezzo di un piumino; in seguito è stata effettuata l'operazione di consolidamento, a pennello o per iniezioni, utilizzando il Primai; a questo punto la superficie è stata pulita più a fondo con un panno antistatico. La cornice è stata poi girata e il retro è stato spolverato e trattato con un prodotto antitarlo. In seguito la doratura è stata pulita per eliminare le ridipinture e lo stucco presenti, per mezzo di un gel composto da sverniciatore e poca acqua distillata in Klucel, aiutato dall'azione meccanica del bisturi.
STUCCATURE
stendendo a pennello lo stucco liquido, costituito da gesso di Bologna e colla animale. Le lacune sono state infine raccordate alla doratura tramite la selezione effetto oro ad acquerello e intervallando le stesure con uno strato di gommalacca.
TRATTAMENTO FINALE
La protezione finale è stata effettuata con vernice sintetica diluita in essenza di petrolio.