Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza
Viale Baccarini, 19
Faenza (RA)
produzione mamelucca, Egitto o Siria
Altra Attribuzione: produzione arabo-egiziana
coppa

faenza silicea ingobbiata (?)/ dipinta/ invetriata
cm. 9.7 (la)
secc. XV/ XVI (1400 - 1599)
n. AB 3882
Pertinente a larga coppa, con orlo arrotondato, tesa obliqua, parete ricurva; impasto artificiale a base silicea, giallo, ruvido, con numerosi vacuoli anche evidenti. Sul recto e sul verso, tracce di ingobbio (?), decorazione in blu cobalto sotto vetrina grigiastra, povera, con crateri ed asperità.
Sul recto, sulla tesa, campeggia un fregio composto da due linee entro le quali si dispone un sinuoso tralcio fogliato desinente in un fiore a giglio; sulla parete, una linea circoscrive la decorazione composta da un ornato vegetale con sinuosa foglia lanceolata e fiore a pigna. All’esterno, sulla parete, tre linee racchiudono un ornato composto da corsivi girali. Il blu, netto, ha sobbollito.


La ceramica con decorazione in blu su bianco prodotta sotto i Mamelucchi risente sia dei prodotti cinesi, di cui i musulmani imitarono, le forme, il materiale, la cromia e, infine gli ornati, sia dei prodotti persiani; si tratta in genere di coppe o piccole coppe su piede ad anello dritto, in pasta artificiale con componente silicea dipinte in blu cobalto con motivi vegetali o zoomorfi, adattati al gusto islamico, e pertanto più rigorosi e simmetrici dei prototipi estermo orientali, sotto vetrina alcalina che limitava il difetto del blu di alonare. Questi prodotti, molto comuni in tutto l'Islam, per cui si assiste alla diffusione di un vero "stile internazionale" dall'Iran alla Turchia ottomana, sarà pure molto apprezzato in occidente. Molte coppe spesso recano sotto al piede una sigla o la firma del ceramista, come sui contemporanei prodotti in nero blu (cfr. schede AB: 3029, 3413).