Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza
Viale Baccarini, 19
Faenza (RA)
produzione mamelucca, Egitto o Siria
Altra Attribuzione: produzione siriaca
produzione egizio-musulmana
coppa

faenza silicea dipinta/ invetriata
cm 8.5 (la) 5.5 (a) 11.1 (lu)
piede, diametro, 5 cm
sec. XIV (1300 - 1399)
n. AB 3024
frammento di forma aperta con larga tesa obliqua, parete curva con accenno di carena bassa, piede ad anello completo, leggermente svasato, senza umbone centrale nè fori di sospensione; impasto artificiale a base silicea, chiaro, ruvido, con numerosi minuti vacuoli e rari piccoli inclusi. Sul recto e sul verso (su tesa e parete) decorazione in bicromia sotto vetrina trasparente (verdastra all’esterno), densa, lucente, che sul recto si addensa sul fondo, mentre sul verso si arresta in corrispondenza del decoro.
La decorazione è dipinta in blu e bruno-nero su entrambe le superfici. All'interno l'intera superficie è divisa in otto settori triangolari delimitati da coppie di bande in blu, ornati altenativamente con grafemi (parte terminale di una iscrizione in corsivo) su fondo puntinato e con motivi vegetali su un fondo di minute girali ed elementi circolari campiti con gruppi di quattro puntini. All'esterno una banda in bruno-nero sottende una decorazione radiale in cui si alternanto gruppi di tre pennellate in blu a reticoli in bruno nero. Il blu in alcuni punti è alonato.

La ceramica con decorazione in nero e blu è quella più rappresentata tra le produzioni del periodo mamelucco, ed è testimoniata sia in Siria che il Egitto. Essa è costituita sia da forme chiuse (vasi e albarelli, molti dei quali, probabilmente destinati a contenitori di spezie e frutti esotici, sono stati recuperati in Sicilia) che da forme aperte (coppe emisferiche o lobate con orlo arrotondato o tesa) o da altri oggetti quali lampade e bicchieri. Sulle forme aperte le decorazioni più frequenti sono quella con un medaglione centrale ornato con elementi geometrici o vegetali, anche a riserva, circondato da altri motivi sulla parete, oppure quella a pannelli radiali, triangolari o trapezoidali, che possono essere campiti con caratteri epigrafici, motivi vegetali, motivi a "Y", diffusi anche nella metallistica contemporanea, fitti tratteggi, o con la serie dei 4 punti. Simile alla produzione a pannelli iranica del tipo di Sultananbad, quella mamelucca si distingue per una minore raffinatezza dell'impasto e della vetrina e per la presenza a volte di tocchi di rosso. Molte coppe spesso recano sotto al piede una sigla o la firma del ceramista, come sui contemporanei prodotti in bianco e blu (cfr. schede AB 3029, AB 3413).
Il frammento proviene dall'Egitto.