Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza
Viale Baccarini, 19
Faenza (RA)
fornace di Arita, Kyushu, Giappone
piatto

porcellana dipinta in blu cobalto/ rivestita con coperta
cm 33 (d)
secc. XVII/ XVIII (1670 - 1700)
n. 5939
Piatto da esportazione, a bacino calottiforme, su basso piede rilevato e decoro dipinto in blu cobalto sotto coperta (sometsuke). Il decoro augurale "ko-Imari" consiste in un serto di margherite sulla tesa e, inscritto entro un medaglione che occupa l'intero fondo, una pianta di camelia in vaso sullo sfondo della palizzata di un giardino; esternamente due calligrafici racemi floreali ornano la tesa. Sulla base, entro un grosso cerchio blu, è presente una marca di quattro caratteri cinesi.

Il piatto è decorato nello stile Shoki Imari (derivato dai decori cinesi in "bianco e blu" delle porcellane kraak) ed esemplifica la produzione delle fornaci di Arita riservata al commercio con i nanban ('barbari del Sud'), vale a dire i mercanti portoghesi e olandesi che, nel sec. XVIII, detenevano il monopolio degli scambi tra Europa e Giappone.
La marca presente sulla base non è stata ancora interpretata, ma ha verosimilmente un significato augurale.
L'opera trova confronti con i piatti GRV 1929-261 e 1929-254 nel Keramiek Museum Princessehof a Leeuwarden.