Cultura Papua Nuova Guinea
osso
cm 20,5 (a) 3,5 (la)
sec. XIX
Rappresenta una figura in piedi con un diadema di conchiglie allacciato sulla nuca. A mo' di capelli sono state applicate piume nere dell'uccello casuario legate al capo mediante una fascia sulla quale sono state precedentemente fissate. La figura umana in posa statica presenta, gambe robuste e divaricate, busto tozzo con braccia lungo i fianchi. La testa è stata realizzata in continuità con il busto, senza rappresentare il collo. Il volto anzi, si "appoggia" sul petto. Guardando la statuina dal lato posteriore si può notare che il capo è allungato e a sezione di tronco di piramide. Particolare che non si nota guardando anteriormente l'oggetto in quanto coperto dalle piume di casuario. Il volto volutamente ingigantito, mostra occhi e bocca scavati e non rivestiti del colore nero con cui è stata dipinta la figura. La statuina è stata ulteriormente abbellita applicando alla vita un gonnellino di fibre vegetali dipinte in rosso, verde e giallo, simile ad uno di dimensioni reali esposto in museo.

tappo di legno scolpito che proteggeva la bocca di un flauto sacro
Tutti gli oggetti appartenenti a questo museo provengono dalla Papua Nuova Guinea, ove sono ancora presenti missionari del Convento. In particolare alcuni oggetti sono stati donati da una volontaria di Firenze e da un Missionario, Padre Eugenio Teglia, rientrato in Italia dopo 50 anni di missione. Quest'ultimo ancora vivente risiede tutt'ora a Bologna. Lo stesso padre Teglia riconosce alcuni degli oggetti da lui stesso donati al museo, come realizzati per il commercio turistico.