Museo di San Domenico
Via Sacchi, 4
Imola

abbigliamento e ornamenti del corpo
Africa centro-orientale
cuoio cucitura a mano
fibra vegetale intreccio
cm 7 (la) 27,5 (l)
sec. XX
n. 16413
Fodero di cuoio di colore bruno scuro, a forma di spatola. Ricavato da un unico pezzo di cuoio, è cucito in senso longitudinale nel verso.Nell'estremità allargata inferiore sono presenti decorazioni composte da linee spezzate e intere incise sul bordo del manufatto; al centro, oltre alle suddette linee, sono presenti due rombi, ugualmente incisi. La parte superiore presenta invece linee orizzontali ondulate a rilievo, ottenute per impressione. Ci sono inoltre due sottili fasce di fibra vegetale intrecciata e da strisce di pelle altrettanto sottili. Un anello di pelle annodata esce dall'imboccatura del fodero in cui è inserito per mezzo di un'incisione praticata sulla pelle.

contenitore
Utilizzato per riporre l'arma.
Il nucleo principale di manufatti d'origine africana è stato acquisito dal Museo nel 1944, per donazione del Generale Carlo Manara, militare di carriera che fra il 1887 e il 1912 fu inviato in Eritrea, e poi in Libia, per ragioni di servizio - dapprima inquadrato nel Battaglione Cacciatori, poi nel 7° Battaglione Indigeni, e infine Comandante del Reparto Ascari di Derna. La sua collezione fu esposta per intero nel 1927 a Imola nel corso della Mostra Coloniale Nazionale (24 novembre - 8 dicembre). Oltre agli oggetti donati dal generale, provenienti essenzialmente dall'area etiopica e eritrea, in seguito furono inoltre acquisiti altri pezzi dal canonico Enrico Bedeschi, cappellano militare, che recò in dono manufatti originari della stessa area geografica. Nel corso degli anni sono stati aggiunti altri oggetti regalati da altri collezionisti privati.