abbigliamento e ornamenti del corpo
Himalaya
bronzo fusione a stampo
cm 24,8 (a) 10,5 (la)
sec. XIX
n. 3179
Candeliere con base quadrata ed estremità superiore modellata a foggia di fiore, presenta la figura di #Garuda# sullo stelo.

decorativa/illuminazione
La candela si applica all'estremità superiore del manufatto. Il soggetto rappresentato corrisponde a Garuda, uccello mitico montato dal dio Vishnu.
#Garuda# inginocchiato a mani giunte, #anjalimudra#, e ali spiegate, così come appare davanti a molti templi nepalesi, dove tuttavia il volto ha fattezze umane. Del resto #Garuda# è stato rappresentato in modi diversi e in differenti pose nell'iconografia indiana, la più comune è assimilabile alla raffigurazione del candeliere in esame.

La collezione orientale fu raccolta nel 1902 dal professor Francesco Lorenzo Pullé, docente di sanscrito dell'ateneo bolognese, durante il viaggio di ritorno dall'Indocina, dove Pullé si era recato per partecipare al XIV Congresso Internazionale degli orientalisti, tenutosi presso l'appena sorta École Française d'Extrême-Orient, presso la quale egli rappresentava ufficialmente l'Italia, insieme al sinologo Ludovico Nocentini. Durante l'anno accademico 1907-1908 Pullé fondò il "Museo di Etnografia Indiana", che fu aperto nelle stanze del Palazzo dell'Archiginnasio assegnate come appartamento al bibliotecario - e rimaste vuote in quegli anni. Aggregato come sezione al Gabinetto di Glottologia dell'Università di Bologna, il museo, sorto sul modello del Museo Indiano di Firenze di Angelo De Gubernatis, fu chiuso nel 1935 alla morte di Pullé. Oltre alla collezione raccolta da Francesco Pullé in India, negli anni di attività del museo furono acquisiti manufatti donati dal conte Francesco Pizzardi, che aveva soggiornato in India nel 1877, e dal signor Pellegrinelli. Riguardo a queste donazioni non si hanno purtroppo notizie più precise. La pregevole manifattura della figura divina e l'ottimo stato di conservazione invitano ad apprezzarne lo stile, che si mantiene piuttosto convenzionale.