Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Strada Maggiore, 34
Bologna (BO)
Magazari Ermenegildo
1767/ 1808 post
flauto traverso in Mib

legno di bosso,
corno,
ottone
mm
Misure: Lu. totale 518,6//distanza tra il centro del foro d'imboccatura e I 177,4//II 210//III 242,9//IV 293,1//V 323,4//VI 352,4//ch 401,9//l'uscita 452.,
Altre misure approssimative: lu. del tappo senza turacciolo 9,8//lu. del turacciolo 9,3//lu. della testata 135,5//lu. del barilotto 46//lu. del pezzo superiore 127,4//u. del tenone superiore del pezzo superiore 23//lu. del tenone inferiore del pezzo super
sec. XVIII (1799 - 1799)
n. 1837
Lo strumento consta di elementi di due flauti d'una coppia: la testata apparteneva allo strumento 1, gli altri pezzi appartenevano allo strumento 2.
In cinque pezzi, con barilotto. Il barilotto e il tubo intorno alle mortase del pezzo inferiore e del piede sono torniti con lievi rigonfiamenti. I due rigonfiamenti intorno alle mortase, le due estremità del barilotto e l'uscita sono provvisti di anelli di corno. L'estremità inferiore della testata porta un anello di corno più stretto. Il tappo, pure di corno, è arrotondato esternamente e ha un turacciolo.
Il barilotto ha un tenone all'estremità superiore con sei gradazioni; barilotto e tenone sono rivestiti con un tubo di ottone. Il tenone entra in una mortasa nella testata, la quale non è rivestita.
La cameratura è conica rovescia con un allargamento nel piede.
La chiave (Mib) è di ottone. Il piattino è rettangolare, piatto con lati smussati, e ha una guarnizione di cuoio. Il piattino è saldato alla leva. La paletta è a doppia ghianda. Il supporto è nel rigonfiamento del piede. La molla di ottone è ribadita alla paletta.

I flauti sono aerofoni in cui il flusso d'aria è diretto contro lo spigolo di un'apertura situata nella parte iniziale del tubo. Esistono nel mondo numerose specie di flauti. In Europa sono da distinguere principalmente - laddove si prescinde da certi flauti di natura etnica o popolare - due tipi: i flauti dolci e quelli traversi.
I flauti traversi sono flauti che il suonatore tiene in posizione più o meno orizzontale, quindi trasversale rispetto al suo corpo. Il foro d'imboccatura è laterale e ha uno spigolo aguzzo, contro cui il suonatore dirige direttamente il fiato. Sino alla metà del secolo XVII il corpo del flauto ha sei fori laterali per le dita. Per quanto sia possibile accertare, la cameratura in questo periodo è più o meno cilindrica. Sino al secolo XVI il flauto è normalmente costruito in un solo pezzo. Tra l'ingresso del tubo e il foro d'imboccatura dei flauti traversi è sempre inserito un sughero spostabile che garantisce l'intonazione giusta dei suoni.
Il flauto traverso, come tipo, proviene anch'esso dall'oriente e penetrò in Europa attraverso l'impero bizantino, l'Ungheria, la Boemia, poi la Germania, da dove fu introdotto più tardi nei paesi del meridione e dell'occidente. La prima menzione del flauto traverso in Germania è del secolo XII (Herrad von Landsberg, Hortus Deliciarum). Fuori della Germania lo strumento mantiene sino al secolo XVIII il nome di flauto alemano, fiùte allemande, German flute, ecc.
Intorno al 1730 iniziò in Francia la produzione di flauti piccoli all'ottava superiore dei flauti "normali". Vent'anni più tardi lo strumento si diffuse anche in altri paesi. Inizialmente fu prescritto solo nell'orchestra dell'opera, ma dall'inizio dell'Ottocento fu introdotto anche nell'orchestra sinfonica, di cui fa parte ancora oggi. Si tratta d'uno strumento traspositore all'ottava superiore.
Gli strumenti da banda sono quasi tutti traspositori, generalmente in Mib e Sib, ad ogni modo in tonalità con bemolli. Per l'uso della banda sono costruiti soprattutto i flauti seguenti:
in Reb (traspositore d'un semitono)
in Mib (traspositore d'una terza minore)
in Lab (traspositore d'una sesta minore)
in Sib (traspositore d'una settima minore)
in Reb alto (trospositore d'una nona minore)
in Mib alto (traspositore d'una decima minore)
Lo strumento in esame è in Mib, l'nctn 00000018 in Reb alto, l'nctn 00000019 in Mib alto.Per questi strumenti la vecchia nomenclatura è un poco differente. Non vi era indicato il suono della diteggiatura Do, bensì il fondamentale. Il fondamentale d'un flauto normale senza chiavi d'estensione è Re. Con un flauto in Mib questo Re suona come Fa. Quindi, secondo la vecchia nomenclatura il flauto in Mib era chiamato flauto in Fa. Questo spiega il marchio "F" su nctn 00000019.
Ermenegildo Magazari - o Magazzari, come figura il cognome nella maggior parte dei documenti - nacque a Bologna il 2 luglio 1767. Fu attivo a Bologna come costruttore di flauti traversi, oboi, claninetti, fagotti e eorni bassi per lo meno dal 1792 al 1808. Dal 1805 al 1808 abitava in strada Castiglione 416. Dopo il 1808 deve aver lasciato Bologna, e dopo questa data di lui non ci sono più tracce. La data della sua morte è sconosciuta (Bennardini 1987-88).