tela/ pittura a olio
sec. XIX (1810 - 1815)
L'accertata provenienza dall'Eredità Palagi consente l'attribuzione dell'opera all'artista bolognese, nonostante l'indecifrabilità del dipinto lasciato ad uno stadio iniziale. Altre conferme all'autografia palagiana derivano, inoltre, "dal modo di stesura e dalla cromia delle "prime tinte" elementi, questi, identici a quelli riscontrabili in altri paesaggi databili al periodo romano" (cfr. C: Poppi, 1996, p. 162). Per le dimensioni e per lo stato iniziale di realizzazione, questo studio potrebbe essere un'idea, poi abbandonata, per uno dei riquadri della Galleria Torlonia. Molto interessante, come giustamente rileva C. Poppi, è la tecnica adottata dall'artista per questo studio e per i paesaggi in genere: ad una prima individuazione della scansione dei piani prospettici, segue la disposizione, con il disegno a matita, degli alberi e degli altri elementi della vegetazione, secondo principi compositivi di ordine ideale.