tela/ pittura a olio
sec. XIX (1830 - 1830)
La fanciulla che, in questo studio, è descritta con la chioma sciolta è molto vicina a quel tipo di bellezza ideale già immortalata dal Palagi nella "Sibilla" presentata all'Esposizione di Belle Arti dell'I.R. Accademia di Brera nel 1829. Questo studio è una variante di quello, estremamente deteriorato, conservato presso la Biblioteca dell'Archiginnasio di Bologna: questo è più approfondito nello studio di particolari, che conferiscono al ritratto la profondità dello sguardo unita ad una alterigia espressiva che idealizza la figura. E' plausibile che i lineamenti del volto siano quelli della leggiadra e sfortunata Teresa Confalonieri Casati, moglie del conte Federico Confalonieri.
(cfr. C. Collina, in Pelagio Palagi, 1996)