Galleria d'Arte Moderna Raccolta Lercaro
Via Riva di Reno, 57
Bologna (BO)
Balla Giacomo
1871/ 1958
cartolina

cartoncino/ matita/ pittura ad acquerello
cm. 14.7 (la) 9.4 (a)
sec. XX (1922 - 1922)
Composizione di linee di forza curvilinee e rette che si intersecano dando vita a aree spaziali di forma mista, espressione di movimento e tensione. Tali aree sono colorate ad acquerello con varie tonalità di rosa, verde e grigio. Il fondo è bianco.
Sul retro a destra compare l'indirizzo del destinatario, scritto con china rossa e verde: A/ EMILIO AMBRON/ PALOMBINA/ FALCONARA/ MARITTIMA. A sinistra vi è scritto con china rossa: A EMILIO CARISSIMO/ UN BRAVO PER/ IL SUO SALTO AVANTI/ SENZA ESAMI-/ CON AFFETTO AMMIRAZIONE/ SUO GBALLA.
Sul retro sono presenti inoltre il francobollo "POSTE ITALIANE, Cent. 25" con il relativo annullo postale e due timbri: quello della partenza datato ROMA 22.VII.[1]92[2]; quello dell'arrivo datato PALOMBINA 23.7.22.

Si tratta di una composizione grafica che allude probabilmente al movimento ondulatorio di più bandierine. Intorno agli anni '20, infatti, l'artista mette a punto un repertorio di temi e forme originalissimo che si dispiega attraverso vortici, linee-forza e velocità, linee spaziali e andamentali, forme rumore e plastiche. Questi segni grafici mediante i quali l'artista esprime le forze vitali, ritmiche, contenute in tutte le cose divengono il linguaggio di base con cui organizza composizioni sempre più complesse e articolate nelle quali, progressivamente, vanno prevalendo forme di geometrismo meccanico dai cromatismi brillanti.

Il corpus delle opere di Giacomo Balla è pervenuto alla Fondazione Lercaro negli anni Novanta del XX secolo grazie alla donazione di Emilio Ambron.
Si tratta in gran parte della corrispondenza tra la famiglia Balla (oltre alla firma di Giacomo Balla compaiono anche quelle della moglie Elisa e delle figlie Luce ed Elica) e la famiglia Ambron.