Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Sul fondo scuro è raffigurato a mezzo busto un personaggio con tavolozza intento a dipingere la figura di un animale, forse un orso. Da qui la proposta di identificazione come autoritratto del pittore Lelio Orsi (V. Davolio, 1825, ms.; F. Altimani, 1849, p. 27; G. Malagoli, 1892, p. 17). Il dipinto era presso la famiglia Silvestri, poi Ruozi di Novellara. Dalla signora Santa Ruozi nel 1885 venne donato al Municipio e fu esposto alla mostra reggiana dell'Orsi (R. Salvini, M. Chiodi, 1950, p. 83, n. 62) come lavoro del XVII secolo, abbandonando la tradizione dell'autoritratto.