Fondazione Museo Antonio Ligabue
Piazza Bentivoglio, 36
Gualtieri (RE)
Squarza Emilio detto Nino Squarza
1934/
dipinto

carta/ pittura a tempera
cm. 50 (la) 70 (a)
sec. XX (1993 - 1993)
L'opera ritrae una figura di angelo alato, in azzurro, dalle tonalità sfumate, in un ovale bianco. L'angelo porta una maschera nera sul volto e ai suoi piedi è ritratta la luna.

L'opera appartiene a Nino Squarza, artista di Reggio Emilia, città in cui vive e lavora. Frequentò l'Istituto d'Arte "Venturi" di Modena, dove ha come maestro Luigi Spazzapan. Si iscrisse quindi alla Facoltà di Architettura. Nel 1958, insieme ad un gruppo di amici pittori (Bergomi, Gerra, Parisi, Pini, Ruspaggiari), partecipò alla mostra allestita in uno spazio privato dell'isolato San Rocco, in contrapposizione alla rassegna ufficiale "Premio Città del Tricolore", di indirizzo realista. L'anno seguente era presente alla Quadriennale di Roma con opere materiche, da cui venne distolto agli inizi degli anni Sessanta, con l'accostamento all'informale gestuale. L'amicizia con alcuni dei componenti del "Gruppo '63" (Costa, Spatola, Celli) lo indirizzò verso esperienze di poesia visiva, con la collaborazione alle riviste "Malebolge" e "Linea Sud". Nel 1966 costituì il "Gruppo RS" insieme all'amico Gianni Ruspaggiari, con l'intento di affrontare esperienze d'arte programmata. La crisi culturale della fine del decennio lo allontanò temporaneamente dalla pittura e, insieme a Costa e Gerra, Ruspaggiari si dedicò alla realizzazione del film "Proposta per un ritratto". Gli anni Settanta lo videro impegnato soprattutto in ricerche grafiche sulla percezione visiva e in un progressivo ritorno alla pittura che si muove all'interno dell'indagine intorno ai rapporti fra arte, letteratura, mito.