Museo Romagnolo del Teatro
Corso Garibaldi, 96
Forlì (FC)
ambito Italia settentrionale
violino piccolo

legno di acero,
legno di abete,
legno di frutto
mm 548 (lu)
lunghezza del fondo 329//larghezza massima superiore del fondo 149//larghezza minima nelle CC del fondo 18,5//larghezza massima inferiore del fondo 182//lunghezza della tavola 330//altezza delle fasce al tassello del manico 25//altezza delle fasce nell'in
sec. XX (1900 - 1949)
n. 695
Il fondo è in due pezzi di acero senza marezzatura, la sguscia esterna è larga e pronunciata con una forte bombatura a "schiena d'asino". Le fasce sono in acero leggermente marezzato. La tavola è in due pezzi di abete a venatura fine che si allarga verso l'esterno con anelli annuali marcati ma poco visibili per via della vernice opaca. Il piano ha molte crepe riparate. Le ff sono state aperte per aumentare il volume di suono dello strumento. La testa è in acero leggermente marezzato, scolpita in modo primitivo e irregolare. L'innesto è stato riparato con una vite ed alcune spine di legno. Il pirolo inferiore è esageratamente spostato verso il capotasto. Il filetto è di legno, ma manca in più punti. La tastiera e la cordiera sono di legno di frutto tinto. I piroli sono di varia provenienza e misura. Il bottone della cordiera è di legno non identificato. La vernice è di colore bruno, piuttosto opaca.

Strumento di costruzione amatoriale, fatto per uso casalingo e utilizzato per feste o in osterie. A discapito dell'aspetto molto rozzo si tratta di uno strumento popolare che appartiene a una tradizione musicale ben nota e descritta, nell'Appennino Emiliano-Romagnolo.