Biblioteca Classense
via Baccarini, 3
Ravenna (RA)
ambito romagnolo
dipinto

tela/ pittura a olio
cm. 69 (la) 52 (a)
sec. XIX (1800 - 1810)
n. 302125
Natura morta composta da fiori in primo piano e frutta tutt'intorno e nei piani successivi.

L'opera, di autore ignoto, è ricondotta da Viroli (1993) ad un artista di ambito romagnolo attivo agli inizi dell'Ottocento. Il dipinto, ritagliato forse per rimpicciolirne le dimensioni, non pare accostabile a lavori simili di altri autori romagnoli, né è ipotizzabile che sia stato eseguito da un pittore nord europeo come è stato fatto agli inizi degli anni novanta del secolo scorso per le due "nature morte" della Pinacoteca di Faenza, peraltro di qualità più elevata (cfr. Casadei 1991, p. 139, nn. 321-322). La composizione di questa natura morta tutto sommato debole, appare ancora debitrice dei modi settecenteschi (nella ridondanza di fiori e frutta) e segue addirittura schemi del secolo XVII. L'attenzione posta ai dettagli esalta le forme ed i colori, come nell'uva, caratterizzata da effetti meramente decorativi che però scadono in alcune ingenuità manieristiche, quasi da pittore naif: "la seduzione di quegli acini trasparenti nella luce, di quelle nervature sottili che sostengono le dentellature puntute dei pampini. dei delicatissimi petali accarezzati lungamente dalla luce doveva colpire la clientela provinciale, assecondandone il gusto per un accattivante naturalismo descrittivo" (Viroli 1993).