Museo Arcivescovile
Piazza Arcivescovado, 1
Ravenna (RA)
manifattura costantinopolitana
Altra Attribuzione: manifattura egiziana (alessandrina)
cattedra episcopale
Cattedra di Massimiano

avorio/ intaglio
cm.
altezza fascia decorativa orizzontale nel frontale in alto e nel frontale in basso 11,5//lunghezza fascia decorativa orizzontale nel frontale in alto e nel frontale in basso 53//altezza bracciolo 76,7//altezza pomello 3,2//larghezza pomello 4,5//altezza m
sec. VI (546 - 556)
Le fasce decorative, ornate con rigogliosi tralci di vite, intagliati a giorno, mostrano entro le volute numerosi animali: pavoni leoni, cervi, capre, tori, orsi, colombe, anatre, conigli. Queste bande ornamentali si dispongono sopra e sotto la fronte della cattedra, nei braccioli, nello schienale (di cui cinque in senso verticale e tre in senso orizzontale).

Non tutti sono d'accordo su questa lettura del monogramma e ne hanno offerto una diversa interpretazione. Per esempio, è stato sciolto in IOHANNES EP: (Cortenovis) o in MAXIMUS EPISCOPUS (Martroye), vescovo di Solona oppure in Massimiano vescovo di Costantinopoli (Venturi). Il Gerona, a sostegno dell'ipotesi più diffusa e ormai concordemente accettata, ha portato alcuni confronti, per esempio il monogramma in una delle arcate inferiori del battistero ortodosso e il monogramma di un pulvino proveniente dalla soppressa chiesa di sant'Andrea Maggiore (vedi scheda n. 178) in cui Massimiano, stando al racconto dello storico A. Agnello, aveva fatto eseguire dei lavori di abbellimento. A favore della provenienza alessandrina dell'autore della cattedra sono il Wessel e il Cecchelli.