This paragraph should be hidden. idcardrel 1671 Barbieri Giovanni Francesco detto Guercino
Barbieri Giovanni Francesco detto Guercino1591/ 1666
tela/ pittura a olio
sec. XVII (1615 - 1626)
L'attribuzione al Guercino è ragione della grande fortuna critica di questa tela, acquisita dalla Pinacoteca Comunale almeno fin dal 1838 (Avventi). Già nella "piccola cappella nelle stanze del Priore", l'opera venne trasportata insieme ai due rami dei Carracci, nel palazzo del Magistrato (Fachini, 1838). La mostra del Guercino organizzata presso l'Archiginnasio di Bologna nel 1968, getta una luce completamente inedita sull'autore della tela e pone fine ai dubbi emersi in merito alla sua collocazione temporale. Ritenuta opera giovanile essa rivela, tuttavia, una fermezza e precisione acquisite dall'artista durante il soggiorno romano. Non potendo, plausibilmente, essere inserita tra le opere degli anni 1618-21, veniva collocata immediatamente dopo il ritorno dall'artista da Roma.
E' Francesco Arcangeli, comparate le opere in mostra, a suggerire una diversa soluzione, escludendo l'autografia diretta del Guercino. La tela, già inserita nel percorso espositivo della mostra, venne quindi successivamente rimossa e posta nella Segreteria per essere comunque accessibile ai visitatori. Mahon, in quella sede, suggerì quindi che si trattasse di una copia di un'opera del Guercino degli anni attorno al 1615 ma eseguita dopo gli anni venti da uno stretto seguace del pittore influenzato dallo stile post-romano del centese degli anni 1623-1626. Tale ipotesi è quella tuttora accolta dalla critica.