Pinacoteca Civica "G. Cattabriga"
Piazza Garibaldi, 9
Bondeno (FE)
Cattabriga Galileo
1901/ 1969
dipinto

tela/ pittura a olio
cm. 95 (la) 145 (a)
sec. XX (1959 - 1959)
n. 8095
Il dipinto, un olio su tela firmato in basso a destra, raffigura un interno con, al centro, una tavola imbandita affiancata da due sedie. Sul tavolo sono appoggiati alcuni oggetti fra cui una fruttiera, un piatto di ceramica anch'esso pieno di frutta, un panettone con il suo involucro, un bicchiere ed una bottiglia di vino rosso, una mela, un coltello ed un grappolo d'uva. Sulla parete di fondo della stanza è appeso un quadro che riproduce una natura morta con un pesce.
Sul retro della tela compare uno schizzo a pennello che raffigura un uomo di spalle.

Il dipinto rappresenta una delle opere più note di Cattabriga (esposta nel 1996 e nel 2000) e una delle sue più riuscite nature morte.
Da notare è il quadro appeso alle pareti della stanza, una natura morta con pesce che riprende motivi tipicamente depisisiani. In particolare l'opera si può accostare alla "Natura morta alla dolce patria" della Galleria Civica d'Arte Moderna dei Ferrara prodotta da De Pisis nel 1932 ma anche ad altri quadri di Cattabriga riferibili agli anni Trenta e Quaranta (vedi la "Natura morta con pesce" in collezione privata" e la "Natura morta con pesci" della collezione Sani). La vicinanza tra i due pittori, da sempre sottolineata dalla critica, è confermata dalle parole dello stesso De Pisis che, presentando una mostra del bondesano nel 1947 a Venezia, afferma: "Ci sarà alcuno che trova nel mio concittadino qualche parentela con la mia pittura, è molto evidente però una personalità pittorica piuttosto complessa. Nella pennellata leggera ed espressiva del nostro artista molta grazia hanno i fiori, l'acqua e il cielo".
Come tutti i dipinti rimasti nell'atelier del pittore, dopo la morte dell'artista l'opera passò in eredità alla cognata Silvia Sabbioni, unica sua parente rimasta in vita. Il passaggio alle collezioni comunali si deve ad una donazione della signora Sabbioni, in seguito all'istituzione della Pinacoteca (1996).