Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Dipinto ad olio su tela raffigurante uno scorcio di un paese montano. In primo piano appaiono alcune case dominate da una folta vegetazione e quasi ricoperte da un'edera rampicante rossa. Al di là di un arco si intravede il resto del paese con una strada in prospettiva fiancheggiata da un palazzo con porticato, dalla chiesa con il campanile e da altri edifici. Sullo sfondo si staglia una collina verdeggiante.

Il paese raffigurato si trova probabilmente nel Cadore, luogo dove Rossaro spesso soggiornò. L'artista, originario di Vercelli ma trasferitosi a Rapallo, trascorse lunghi periodi anche a Bondeno, ospite dell'industriale Ferdinando Grandi di cui divenne una sorta di "artista di famiglia". Grazie all'appoggio del suo mecenate riuscì ad organizzare numerose personali a Ferrara (Palazzo Crema 1923; Ridotto del Teatro Comunale 1942). Fu in occasione di una di queste rassegne che il Comune di Bondeno acquistò questo "Paesaggio", basato sul contrasto, assai scenografico, tra ombre e luci e su particolari "pittoreschi" legati ad una visione romantica e forse un po' obsoleta. Scardino individua, nello stile del quadro, alcuni riferimenti al simbolismo di Bocklin e ai "Notturni" di Mario De Maria (1996).