Piazza Garibaldi, 9
Bondeno (FE)
tela/ pittura a olio
sec. XX (1960 - 1969)
La scheda di Scardino nel catalogo generale della Pinacoteca di Bondeno (1996) ricorda come il dipinto fu commissionato all'artista dal Comune di Bondeno - assieme alla "Mietitura", sorta di pendant a soggetto rurale - per ricordare un tipo di coltivazione agraria che stava scomparendo.
Dal punto di vista stilistico Lucio Scardino osserva come, al di là dell'apparente somiglianza con la grammatica di De Pisis, il bondenese non costruisca la composizione con i tocchi lirico-stenografici del maestro ma mantenga un taglio compositivo rigorosamente geometrico. A ciò si aggiunge l'uso di un impasto cromatico ricco di sfumature tonali.
Il soggetto rimanda al ricordo del Guercino (in particolare al ciclo di affreschi in casa Panini dedicati alla coltivazione della canapa) e alle composizioni giovanili dello stesso Cattabriga, datate agli anni 1936-38 ("Macero" del Museo Civico d'Arte Moderna di Ferrara o "Canapa e buoi" della Pinacoteca di Bondeno). Quest'opera è però meno monumentale delle precedenti, avvicinandosi alla piccola "Macerazione della canapa" della ferrarese collezione Chinelli.
La pennellata è liquida e sfrangiata, le figure appena schizzate; il disegno, apparentemente semplice, è ricco in realtà di notevoli finezze tecniche.
L'opera fu esposta nella prima delle retrospettive postume organizzate dal Comune di Bondeno presso l'edificio "Sala 2000", in occasione dei settant'anni dalla nascita del pittore.