Piazza Garibaldi, 9
Bondeno (FE)
tela/ pittura a olio
sec. XX (1980 - 1980)
Il dipinto appare esemplificativo dell'ultima fase della pittura di Cavallari allorchè, abbandonato il Neorealismo degli anni giovanili, egli passa ad una sorta di cupo, notturno "espressionismo realistico" che già trapelava nelle serie grafiche sul lager e sul delta degli anni '40 e '50. Scardino, nella scheda del catalogo della Pinacoteca, avvicina "La lunga attesa" alla Nuova Oggettività tedesca e in particoalre all'opera di Otto Dix. "Gli occhi foschi, cerchiati della donna, il suo volto magro, le mani macilente danno l'idea d'un sentimento d'angoscia, di un male di vivere cui non si può opporre alcun rimedio" (1996).