Museo Civico Archeologico Etnologico
Largo Porta S. Agostino, 337
Modena
bronzo/ fusione/ laminatura
vasellame metallico
ambito etrusco
sec. V a.C. (460 a.C. - 450 a.C.)
cm 29 (a)
n. 4
Situla stamnoide in lamina di bronzo, labbro aggettante all'esterno e ripiegato ad uncino, solcato da tre linee incise orizzontali; breve collo leggermente svasato, alta spalla arrotondata, piede ad anello. Saldati al labbro, attacchi a piastra a doppio anello, sagomati con motivi floreali e a volute. Coppia di manici a sezione poligonale con estremità ripiegate a U terminanti in boccioli stilizzati. Coperchio troncoconico con pomello a rocchetto decorato sulla faccia superiore da rosetta a petali aperti.

Le prime quattro tombe della necropoli furono scoperte nel 1841 dal proprietario del podere della Galassina, Wenceslao Vandelli. Nel 1879 Nicola Vandelli intraprese uno scasso nello stesso terreno e scoprì altre due tombe, forse le più ricche della necropoli. L'anno successivo proseguirono gli scavi con la scoperta di altre 29 tombe.
La tomba 2 del 1879 era ad incinerazione in fossa rettangolare di 2 x 1,50 m, con copertura di ciottoli e fondo originariamente rivestito da un assito ligneo, rinvenuto alla profondità di 1,96 m dal piano di campagna. Il ricco corredo comprendeva ceramiche attiche, una grande situla troncoconica in bronzo, un servizio di vasellame bronzeo da banchetto, fibule ad arco serpeggiante, un alabastron e 22 pedine segnapunti in pasta vitrea, due dadi in osso.