Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Casco in forme cinquecentesche alterate. Coppo spinto indietro e sbilanciato verso destra rispetto alla mezzeria, allargato in basso a mandorla a formare tesa e gronda ogivate, la seconda più inclinata dell’altra, orlate verso l’interno.
Il colmo è cesellato nella figura di una sfinge popputa capelluta e alata, con un pendente al collo; il suo corpo villoso e seminato di nodi si biforca a volute simmetriche artigliate dal mostro. La tesa è ornata da una foglia d’acanto dalla quale partono due rami di alloro, e poco sopra è applicato uno stemma a scartocci: inquartato, nel 1° a due caldaie una sull’altra, nel 2° scaccato di 14 pezzi, nel 3° con uno scudetto alla banda caricata di un crocellino, alla bordura caricata di cinque scudetti ciascuno recante cinque bisanti in croce e nel 4° interzato in punta, rispettivamente con due castelli e un leone passante.
Gli ornati sono o erano dorati; il corpo della sfinge è operato minutamente.
Il giro del cranio trattiene una fila di ribattini a testa lavorata, con riparelle interne per la farsata; dalle bande due coppie di fori per gli orecchioni.

La raccolta di armi della Galleria Parmeggiani comprende novantuno pezzi, una cinquantina autentici o ricomposti con materiale originario autentico, talvolta con interventi decorativi ottocenteschi, ed una quarantina di produzione ottocentesca a imitazione dell'antico.
I pezzi autentici comprendono trenta armi bianche lunghe, con una interessante serie di spadini, una decina di armi bianche corte, due armi da fuoco lunghe e cinque corte, qualche altro oggetto.
I pezzi “in stile” comprendono copricapi, armature, armi bianche lunghe e corte, prodotti a partire dagli anni trenta dell’Ottocento alla fine del secolo. I pezzi di maggior rilevanza sono ascrivibili alla produzione Marcy, tra cui il gruppo di armi bianche arricchite con motivi araldici, smalti, nielli.