sec. XIX (1890 - 1899)
Al coppo è ribadita a cieca una piastra di barbozza che dalla metà laterale del margine inferiore del coppo sale in obliqua fino alle tempie formando tre cuspidi per parte; di qui, con un orlo girato in fuori, scende a ferro di cavallo chiudendo l’apertura facciale senza coincidere con quella sottostante. Il margine inferiore di questa barbozza è complessivamente convesso.
Al giro del cranio sta una fila di fori per la farsata, praticata dopo l’applicazione della barbozza (poiché il coppo non è forato in corrispondenza di questa); anche l’altra serie di fori in basso è stata praticata dopo, perché essa compare solo sulla metà posteriore del coppo. Sul dietro, in basso, ve ne sono altri forse per un sottogola. Toppa triangolare a sinistra, alla barbozza che infatti vi è guasta.
La raccolta di armi della Galleria Parmeggiani comprende novantuno pezzi, una cinquantina autentici o ricomposti con materiale originario autentico, talvolta con interventi decorativi ottocenteschi, ed una quarantina di produzione ottocentesca a imitazione dell'antico.
I pezzi autentici comprendono trenta armi bianche lunghe, con una interessante serie di spadini, una decina di armi bianche corte, due armi da fuoco lunghe e cinque corte, qualche altro oggetto.
I pezzi “in stile” comprendono copricapi, armature, armi bianche lunghe e corte, prodotti a partire dagli anni trenta dell’Ottocento alla fine del secolo. I pezzi di maggior rilevanza sono ascrivibili alla produzione Marcy, tra cui il gruppo di armi bianche arricchite con motivi araldici, smalti, nielli.