ottone,
corno
sec. XIX (1750 - 1774)
Elsetto d’ottone privo del braccio di guardia, con quello di parata volto in basso e lavorato nel muso di un mostro; il blocchetto a sezione ovata reca dinanzi una corona imperiale molto semplificata e dietro un’aquila che si avventa alla sua sinistra; al di sotto è posta una piccola difesa d’ottone sagomata e messa a giorno a volute e crestine incise.
Lama sua, ricurva, a filo e punta, sgusciata a tutta lunghezza, incisa al forte su ogni piatto. La decorazione al tallone parte da un ornato a riquadri e prosegue con uno spartito a fogliami che spiccano contro il fondo graffito; più avanti la figura di un panduro armato, con colbacco e mantello di pelo, con sopra la scritta in corsivo PANDUR sormontata da un fregio liso cimato dalla croce dell’ordine teresiano (?).
La raccolta di armi della Galleria Parmeggiani comprende novantuno pezzi, una cinquantina autentici o ricomposti con materiale originario autentico, talvolta con interventi decorativi ottocenteschi, ed una quarantina di produzione ottocentesca a imitazione dell'antico.
I pezzi autentici comprendono trenta armi bianche lunghe, con una interessante serie di spadini, una decina di armi bianche corte, due armi da fuoco lunghe e cinque corte, qualche altro oggetto.
I pezzi “in stile” comprendono copricapi, armature, armi bianche lunghe e corte, prodotti a partire dagli anni trenta dell’Ottocento alla fine del secolo. I pezzi di maggior rilevanza sono ascrivibili alla produzione Marcy, tra cui il gruppo di armi bianche arricchite con motivi araldici, smalti, nielli.