Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

L'opera raffigura un gallo visto di tre quarti con il becco rivolto verso l'alto e le ali aperte.

L'opera viene acquisita dall'Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Cesenatico prima della fine degli Cinquanta del '900 poiché risulta nelle voci dell'inventario dei beni mobili dell'ente approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione numero 24 del 16 febbraio 1959. Confluisce nella raccolta d'arte moderna del Comune di Cesenatico all'atto della soppressione dell'Azienda, avvenuta a metà degli anni '80 del Novecento. La ceramica risulta priva di data, ma è possibile inserirla nella produzione artistica di Pantieri compresa nell'arco cronologico che va dalla apertura a Forlì del suo primo laboratorio (fine anni Quaranta del '900) all'anno di acquisizione da parte dell'Azienda di Cesenatico, con una maggiore propensione per una datazione afferente alla prima metà degli anni Cinquanta. L'iconografia della ceramica, il gallo, è un tema ricorrente nell'arte di Pantieri, che ritroviamo anche nell'ambito sua produzione artistica pittorica.