Museo della Città
Via L. Tonini, 1 (Domus del Chirurgo - piazza Ferrari)
Rimini (RN)
Banci Ercole
1470 ca./ 1531
dipinto

tela/ pittura a olio
cm 70,00 (la) 84,00 (a)
sec. XVI (1500 - 1524)
n. 662 PQ
Rispetto al modello costituito da una tavola di Francesco Raibolini detto il Francia, l'autore mostra una pennellata più pastosa, vibrante, ma approssimativa nella definizione dei profili delle figure e nella stesura del colore in cui si evidenzia un'inferiore padronanza nella resa delle variazioni chiaroscurali e delle vibrazioni luministiche sui panneggi.
Una poco approfondita indagine psicologica dei personaggi mostra sui volti espressioni alquanto convenzionali.
Il dialogo tra le figure e l'ambiente in cui sono immerse risulta quasi assente. Il gruppo sacro si staglia, senza abitarlo realmente, su un prato alberato che, poco al di sotto della linea dell'orizzonte, si interrompe per lasciare posto a cielo nuvoloso. Sullo sfondo a sinistra si intravvede una città turrita identificata con Bologna.

Le due tele raffiguranti la “Madonna con il Bambino” e il "San Giovannino”, forse frammentarie e riconducibili ad un'unica opera, sono state attribuite dal Prof. Pier Giorgio Pasini alla mano del pittore Ercole Banci. Entrambe derivano da una grande tavola del pittore bolognese Francesco Raibolini detto il Francia rappresentante la “Madonna col Bambino in trono tra san Francesco d’Assisi, santa Caterina d’Alessandria e san Giovannino”, attualmente esposta presso il Kusthistorisches Museum di Vienna (inv. 239) e risalente ad un periodo compreso tra l’ultimo decennio del Quattrocento e il primo del Cinquecento.
Il progetto di un Museo Missionario dei Padri Francescani ebbe origine dalla grande Esposizione di Torino del 1898. All'interno della fiera fu allestita una sezione dedicata alle Missioni con lo scopo di far conoscere l'attività dei PP. Missionari Francescani nel mondo. Tra le opere esposte figuravano reperti di natura prevalentemente antropologica, testimonianze dell'attività religiosa dei Francescani nell'estremo oriente e un ragguardevole patrimonio di dipinti, reperti archeologici e arredi liturgici che si erano aggiunti nel tempo.
Al termine dell'Esposizione il materiale fu raccolto nel Museo dei Padri di Parma, finché nel 1928 venne trasferito e ordinato nei locali del Convento di Rimini appena restaurato.
Nella primavera del 1955 il Museo venne spostato nella settecentesca villa Alvarado, un edificio a due piani situato a pochi metri dal Santuario della Beata Vergine delle Grazie, sul colle di Covignano di Rimini, e aperto al pubblico.
Dall' 8 aprile al 15 giugno 2001 fu allestita presso il Museo della Città di Rimini la mostra “Arte al convento. Opere scelte dal Museo Francescano delle Grazie”, a cura di Pier Luigi Foschi, P.dre Giovan Battista Montorsi e Pier Giorgio Pasini. In tale circostanza una selezione di opere del Museo Missionario fu trasferita ed esposta presso il Museo della Città. Al termine dell'iniziativa il prestito fu prorogato fino a quando, in data 24 settembre 2002, venne stipulato l'atto di comodato gratuito tra l'Ente della Provincia Minoritica di Cristo Re dei Frati Minori dell'Emilia e il Comune di Rimini.