seta/ litografia
immagine stampata 68x68 ca.,
ovali con i ritratti dell'Imperatore e dell'Imperatrice 18x26 ca.
secc. XIX/ XX (1894 - 1905)
I rapporti tra la casa reale russa ed Angelo Masini non sono ancora stati studiati in maniera approfondita. Tuttavia è evidente che il tenore abbia avuto rapporti personali diretti e goduto della protezione degli zar Alessandro II, Alessandro III ed infine Nicola II, per un periodo di tempo lunghissimo, che va all'incirca dal 1876, anno del suo debutto russo, al 1905, anno del suo definitivo ritiro dalle scene. La sua presenza nei principali teatri dell'Impero è costante e frequente; sono numerosissimi gli oggetti preziosi di fattura russa conservati tra i suoi effetti personali, e persino una citazione letteraria, in una novella di Anton Checov dal titolo "La sventata", ci conferma l'aura mitica creatasi negli ambienti aristocratici russi di fine secolo intorno alla figura del Masini: "(...) immaginò di essere seduta immobile a godere accanto a Dymov della quiete fisica e della purezza, e di sera di essere a teatro a sentire Masini.". Pare che dei suoi rapporti personali con la casa reale russa Masini non gradisse parlare apertamente. Leggiamo infatti in un'ampia intervista rilasciata a Giuseppe Cavaciocchi del "Messaggero", pubblicata poi su "La Riviera Romagnola" del 20 marzo 1924:
- Naturalmente Ella godette l'amicizia degli ultimi czar Alessandro II, Alessandro III e Nicola!
- Capisco dove vuol parare. Inutile, il tasto non risponde al... tocco.
- La Russia mi suggerisce un'altra domanda. Le si fecero molti regali... regali?
- Non tutti furono... regali e russi: molti doni mi vennero da ammiratori, perché parlarne?