ambito veneto
Altra Attribuzione: Bellucci Antonio / Ricci Sebastiano
dipinto

tela/ pittura a olio
cm 102 (la) 166 (a)
sec. XVIII (1700 - 1724)
n. P6
La dea seminuda è mollemente adagiata, presentando la schiena, in primo piano, su un giaciglio appena riparato dal un tendaggio che scende dall'alto a sinistra. Amore le reca un canestro di fiori. Sullo sfondo si apre un paesaggio con alberi, corso d'acqua e cascatella.

Già attribuito ad Antonio Bellucci (Zucchini, 1938) e a Sebastiano Ricci (M. Novelli, 1978), il dipinto è stato più di recente riferito ad un artista veneto attivo nel primo quarto del Settecento (F. Magani, 1995). Esso non mostra infatti l'alta qualità dell'opera del Ricci. Vanno tuttavia segnalate le affinità con l'artista bellunese nella figura di Venere, atteggiata in maniera pressoché identica alla figura femminile collocata in basso a sinistra nel dipinto raffigurante Diana e le ninfe al bagno conservata a Londra alla Royal Academy e databile al 1712-16. Studi di donne semisdraiate viste di schiena sono inoltre presenti in disegni del Ricci quali la Scena campestre conservata a Venezia nelle Gallerie dell'Accademia e Studi di figure del Gabinetto dei disegni e delle stampe del Louvre.