Mancini Antonio
1852/ 1930
dipinto

tela/ pittura a olio
cm 18 (la) 32 (a)
sec. XIX (1870 - 1880)
n. P369
Come indica la scritta sul retro della tela (oggi solo parzialmente leggibile), l'opera sarebbe stata realizzata su istanza di Mariano Fortuny, anche se probabilmente venne eseguita dopo la sua morte, avvenuta nel 1874. Infatti nella scritta, realizzata in occasione della donazione dell'opera a tale conte Filippo Calvi, Mancini accenna all'artista spagnolo definendolo il "povero Fortuny". Sappiamo comunque che quest'ultimo si interessò all'opera di Mancini durante il suo soggiorno napoletano, tra il 1864 e il 1873, dunque nei primi anni dell'attività del giovane artista romano. La produzione di questi anni si caratterizza per l'originale scelta di ritrarre soggetti umili, spesso bambini ripresi nei quartieri più poveri di Napoli, senza però con questo realizzare una pittura impegnata dal punto di vista sociale.