tela/ pittura a olio
sec. XIX (1839 - 1839)
Per questa iconografia Turchi recupera il “bello ideale” esperito dal classicismo di ambito bolognese (la linea che collega, sotto il segno di Raffaello, i Carracci e Guido Reni a Ercole Graziani jr) e romano (ad esempio Vincenzo Camuccini), aggiornato attraverso la lezione purista trasmessa al pittore ferrarese da Giuseppe Bezzuoli durante la formazione fiorentina.
Il quadro fu donato al Municipio di Ferrara da Girolamo Turchi, padre di Gaetano, e dal 1863 descritto da Giovanni Fei nei cataloghi della Pinacoteca (Boari Ghe 1995, pp. 74-75; si veda anche Marcello Toffanello, "Il Gesù nel deserto e l'apprendistato fiorentino di Gaetano Turchi, in "Il colore degli angeli. Mostra del Gesù nel deserto di Gaetano Turchi restaurato", Quaderni di restauro 1, Civiche Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, Ferrara 1996, pp. 7-10).