carta/ matita
sec. XX (1925 - 1927)
Il pittore studiò con attenzione non solo i maestri del Settecento veneziano, dell’Ottocento francese e del primo Novecento, ma anche i modelli cinquecenteschi, in particolare Rosso Fiorentino e Pontormo, i più significativi tra gli 'sperimentatori anticlassici' del primo ventennio toscano (cfr. Raimondi 1950; Guidi in De Pisis a Ferrara, pp. 61, 64).
In questo studio si nota un’accurata definizione plastica attraverso il chiaroscuro “utilizzato in maniera tradizionale” (ivi, p. 61). L’arte antica, come quella più recente, affiora nel mondo poetico di De Pisis per rielaborare le impressioni dal vero e le suggestioni più intime. Il dato estemporaneo non è tralasciato, ne è prova il calzino disinvoltamente sceso dal polpaccio.
Accettazione di donazione con delibera di Giunta Municipale n.19294 del 6/06/1997.