Museo della frutticoltura Adolfo Bonvicini
Via Amendola, 40
Massa Lombarda

strumenti e accessori
ferro
Statoio a quattro anelli con cimasa a corona. Nella pagella sono presenti due galli stilizzati affrontati separati da croce poggiata su elemento stilizzato.

bloccare giogo e timone nell'atto del traino del carro (evitare lo slittamento all'indietro)
Modellata sull’incudine secondo la tradizione, la caveja veniva impiegata anche in riti e pratiche simboliche. Il suono che gli anelli emettevano, unito a gesti e formule rituali, serviva per placare i temporali; per la difesa cioè dei raccolti, scacciando le forze negative pericolose per le messi; per riconoscere il sesso del nascituro, compiendo tre giri attorno alla partoriente e facendo suonare gli anelli della caveja; se per primi si fermavano quelli di destra, si pronosticava la nascita di un maschio, se quelli di sinistra una femmina; per la purificazione della casa all’arrivo degli sposi, emettendo rumori e scampanellii.
La parte superiore della caveja, detta pagella, conteneva simboli, serie numerologiche (3,7,9,15) e raffigurazioni finalizzate a fornire alla caveja il potere di proteggere uomini, animali e beni. Ricorrenti i simboli floreali, le croci, il numero tre che rimanda al valore magico e al valore religioso del calvario, profili di animali, personaggi come il contadino, il vescovo, l’”uomo selvatico”, simboli del cuore (cuore, fegato) e simboli cosmici (sole e luna).