Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Si tratta del bozzetto preparatorio per la pala nella chiesa di San Bartolomeo detta della Buona Morte di Finale Emilia (FRISONI, in Dipinti ... 1982, pp. 47-49 n. 14; CECCHI GATTOLIN 1982, p. 27, fig. 51). Nel darne notizia (1980), Fiorella Frisoni ne sottolineava la maggior gradevolezza rispetto alla pala, “ferma e greve più del consueto: un momento di stanchezza, o per più tarde ridipinture”, per poi sottolineare (1982) come “tenui striature di luce accendono con sentita vitalità la stesura magra delle immagini, tanto più eleganti e credibili di quelle della tela maggiore”. Mancano al momento punti d’appoggio per argomentare la data di esecuzione della pala, che deve comunque ritenersi posteriore alla ristrutturazione della chiesa, avvenuta nel 1736. Secondo la stessa Frisoni (1980, 1982) si tratterebbe di un’opera tarda, situabile entro il sesto decennio del Settecento. Nella propria tesi di laurea sul patrimonio artistico finalese (1972-1973, cit. in Dipinti ... 1982, p. 49), Maria Chiossi ricordava uno studio per le mani del san Francesco Saverio fra i disegni della Biblioteca Poletti, che non compare però nel materiale schedato da E. Cecchi Gattolin (1982). Quest’ultima indica (1982, p. 27) come preparatorio per la pala uno studio complessivo che altrove (n. 366, tav. CXXI) dichiara in rapporto con una pala nella Parrocchiale di Quartirolo di Carpi.