Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

Figura antropomorfa con il mento sul torace. Nella parte superiore, acconciatura rettangolare; volto a triangolo acuto con il mento sul petto, bocca incisa a trattino, naso piatto rettangolare prominente, occhi con scanalatura a mandorla lievemente obliqui; corpo delineato da tunica, braccia piegate con ascelle forate a trapano e mani poggianti sui seni, ai lati del mento, con tracce di colore bianco su una mano; gambe appena abbozzate a V rovesciata. Il retro è levigato e vi è unicamente evidenziato il bordo della tunica. Figura senza evidenziazione del sesso, con il volto incassato nella parte superiore del torace e le braccia ripiegate sul petto in atteggiamento orante o offerente.
Legno marrone chiaro, pesante, sagomato, intagliato, forato e levigato, tracce di colore bianco.

Figurina solitamente associata quale offerta funebre al fardo, spesso rivestita da tessuti e di sesso femminile. In questo caso sono caratteristici gli occhi allungati ed obliqui, come pure l'ampia acconciatura rettangolare.