Raccolta d'Arte della Provincia di Modena
Viale Martiri della Libertà, 34 (sez. Storica); Viale delle Rimembranze, 12 (sez. Contemporanea)
Modena (MO)
Coppelli Uber
1919/ 2000
dipinto

cartoncino/ acquerello
cm 32 (la) 51 (a)
sec. XX (1950 - 1965)
L’opera raffigura una strada di paese, sullo sfondo di una montagna profilata contro il cielo. La strada è colta con prospettiva centrale, fra due ali di edifici. Al termine, la visione si conclude con la facciata di una chiesa, con rosone, coronata da timpano triangolare; dal corpo dell’edificio si eleva un’alta cupola, con copertura a spicchi, sormontata da lanternino. Sulla sinistra, all’angolo dell’isolato s’innalza un campanile rustico, con basamento a scarpa e cella campanaria traforata da bifore.

L’opera ritrae una delle strade principali di Palagano, paese dell’Appennino modenese.
In particolare, raffigura la chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista, ricostruita nel 1897, e il campanile, “isolato” rispetto ad essa, del 1776.
Il dipinto pervenne alla Raccolta dall’ex Azienda di Promozione Turistica, già Ente Provinciale del Turismo di Modena, nel 1994; appartiene a una serie di vedute della montagna modenese che Coppelli probabilmente dipinse su commissione dell’Ente Provinciale del Turismo, con scopi di promozione turistica.
Lo stile post impressionista proprio di Coppelli mostra in questo dipinto un particolare accostamento ai modelli del carpigiano Arcangelo Salvarani, specializzatosi nella tecnica dell’acquerello, che fu maestro dello stesso artista presso l’Istituto d’Arte.
Uber Coppelli, modenese, si diplomò all'Istituto d'Arte "A.Venturi" nel 1937.
Nel 1945 lavorò nello studio di Alessio Quartieri, scultore e restauratore modenese, e poi sotto la guida di un altro artista locale, Zelindo Bonacini. Dal 1958 al 1960 sarà docente alla "Libera Scuola di Nudo" nell'Istituto "A.Venturi". Sue opere si conservano nel Museo della Civiltà Contadina di San Martino in Rio (RE) e nella Villa Gandini del Comune di Formigine.