Patrimonio culturale dell'Emilia-Romagna

L'utilizzo del turibolo per bruciare l'incenso durante le cerimonie religiose è testimoniato già in età classica presso i Greci e i Romani. In ambito cristiano, il suo utilizzo è testimoniato in età costantiniana: le forme assunte nel corso dei secoli, in particolare durante la fine del medioevo, sono profondamente influenzate da modelli architettonici.
Più elegante, diventa la forma del turibolo durante la Controriforma: come nel presente oggetto, commissionato da mons. Colombani, il coperchio del turibolo si arricchisce di decorazioni floreali di delicati cherubini, che regone le catene a cui il coperchio è agganciato.