Teatro Comunale Elisabetta Turroni









120 posti
1994-1997
Sogliano al Rubicone (FC)
Seppure non sia pervenuta traccia fisica di uno specifico progetto del piccolo teatro, né vi siano notizie certe riguardo gli sviluppi della sua edificazione, è evidente che un’attenzione in tal senso deve esservi pur stata, senza la quale non si sarebbe pervenuti alla perfetta e armoniosa morfologia del prospetto principale, conservatosi fino ai nostri giorni; ove specifici caratteri costruttivi e tipologici lo accomunano ad altri consimili edifici che in quegli stessi anni sono edificati in quest’area geografica.
Tra il 1854 e il 1860 si costituiscono a Sogliano la banda municipale, denominata “Concerto”, e la Società Filodrammatica, entrambe si esibiscono nel teatro, nel contempo innumerevoli compagnie di giro indirizzano al Sindaco la richiesta della concessione del teatro per tenervi rappresentazioni; si conserva in tal senso un ricco carteggio in archivio.
Solo in modo approssimativo è stato possibile ricostruire l’assetto ottocentesco del teatro che negli anni ’50 è ceduto a privati i quali, a proprie spese, lo risistemano adibendolo a cinematografo. L’intervento determina la perdita della struttura originale del teatro e la rimozione e dispersione dell’apparato decorativo che, seppure di scarsa entità, era comunque rappresentativo del gusto e dell’ambito culturale in cui era stato realizzato.
Nel 1994 il Comune avvia un programma di lavori per recuperare il Teatro Comunale che viene reso nuovamente fruibile tre anni dopo. Attualmente la sola parte che si conserva di quello ottocentesco è la facciata, contenuta ed armoniosa è a pietravista e timpanata, propone un doppio registro con, a piano terra, tre grandi aperture con arco a tutto sesto, cui si sovrappongono le tre finestre del primo piano, semplicemente incorniciate e scandite da lesene. La sala teatrale è a pianta rettangolare, con platea e galleria, il palcoscenico molto contenuto e privo di retropalco è dotato di una scena fissa che ripropone, in forma stilizzata, il prospetto del teatro; naturalmente è stato dotato di adeguati servizi e camerini.
Il 18 marzo 2001 il Teatro Comunale è stato intitolato ad Elisabetta Turroni, una giovane attrice che ha dedicato la sua breve vita alla didattica teatrale, alla letteratura e alla poesia. In suo ricordo è stata posta in platea una scultura di Giancarlo Balzani e ogni anno vi si tiene la “Rassegna Elisabetta Turroni”, per il territorio del Rubicone, dedicata ai ragazzi. Il teatro promuove inoltre rassegne di particolare qualità pensate per lo spazio piuttosto contenuto di questo palcoscenico, quale la “Prova d’attore”, in cui gli artisti sono chiamati a catturare l’attenzione degli spettatori attraverso la forza della sola parola, della loro voce e della fisicità, creando con il pubblico un’intensa empatia. Si tengono inoltre il concorso nazionale per giovani musicisti “Luigi Zanuccoli”, incontri, convegni e “Pellicole a teatro”, una rassegna cinematografica. In occasione di “MongArte. Racconti plurimi del Riciclaggio”, una manifestazione d’arte contemporanea che qui si tiene dal 2005 ed il cui fil rouge è il recupero e riciclaggio dei materiali, il teatro diventa la sede delle presentazioni e degli spettacoli che scaturiscono da questo evento.
(Le notizie riportate sono state in parte tratte dal sito dedicato al teatro e in parte fornite dall’Ufficio cultura del Comune)
(Lidia Bortolotti)
Although there is no longer any physical evidence of the plans to build the theatre, nor is there any specific information on how its construction unfolded, it was evidently built with great care, as evidenced by its perfectly harmonious façade, which still stands today: specific characteristics link it to many other local theatre buildings of that era. The period between 1854 and 1860 saw the establishment of a municipal marching band – known as “Concerto” – and a dramatic arts society, both of which performed in the theatre, while many travelling troupes asked the mayor’s permission to stage performances there; there is extensive written documentation of this in the town archives.
We are only able to provide a vague description of the nineteenth century appearance of the theatre, which was sold to private interests in the 1950s, who turned it into a cinema at their own expense. This led to the loss of the theatre’s original structure, and the removal and dispersal of its decorations which, albeit limited, were representative of the cultural milieu and tastes within which the theatre was built.
In 1994 the municipal administration launched a program to restore the Teatro Comunale, which was once again available for public use three years later. Currently, the façade is the only part of the theatre that retains its nineteenth century aspect: small and harmonious, with rustication and a tympanum. On the ground floor, it has three large openings with semi-circular arches, while the first floor has three windows with simple frames, separated by pillars. The hall was rectangular, with a main floor and a gallery, the small stage did not have a backstage area, and the stage set was fixed, and depicted, in stylized form, the theatre’s design; it featured the necessary services and dressing rooms.
On March 18, 2001 the Teatro Comunale was named after Elisabetta Turroni, a young actress who dedicated her brief life to theatre, literature, and poetry. A sculpture by Giancarlo Balzani was placed on the main floor in her memory, and each year the Rassegna Elisabetta Turoni, a local children’s festival, is held here. The theatre also promotes high-quality festivals that can be held on its small stage, such as the Prova d’attore, where actors must capture the audience’s attention through nothing but their words, voice, and physicality, thus creating a strong empathic bond between actor and audience. The theatre also hosts the “Luigi Zanuccoli” national competition for young musicians, meetings, conventions, and a film festival titled Pellicole a teatro. During MongArte. Racconti plurimi del Riciclaggio, a contemporary art exhibition held each year since 2005 whose guiding principle is the recovery and recycling of discarded materials, the theatre becomes the venue for the presentations and performances arising from this event.
(The information reported here was drawn from the theatre’s website and from the municipal cultural office)
(Lidia Bortolotti)