Artisti, artigiani, architetti, produttori

Faenza (RA) , 1810/05/25 - Faenza (RA) , 1881/03/14
pittore/ decoratore/ ceramista

Nacque a Faenza nella parrocchia di S. Terenzio, da Giovanni, orologiaio, e da Teresa Fenati. Alla locale scuola di disegno fu allievo di Pasquale Saviotti, che ne era anche direttore (1822-1830), e di Domenico Gallamini e potè completare la sua formazione a Roma grazie alle sovvenzioni della Compagnia di S. Gregorio; là avvertì influsso e fascino del purismo di estrazione raffaellesca prima maniera di un altro faentino all'Accademia di S. Luca, Tomaso Minardi. Di ritorno a Faenza scelse però l'attività di affrescatore, propria della tradizione locale iniziata nello scorcio del settecento da Felice Giani e da Gaetano Bertolani, continuata da Saviotti e da altri decoratori del tempo. Inizialmente lavorò insieme al suo insegnante Saviotti e ad Antonio Liverani, e non è agevole distinguere il lavoro personale nel comune modello neoclassico affermatosi a Faenza, ove l'ornato monocromo veniva disposto a scomparti entro cui si collocava la figurazione; nei soffitti erano finti lacunari e rosoni. Fra le imprese decorative faentine la maggiore fu la decorazione del soffitto del Teatro Comunale, volta della sala, pareti del loggione e soffitto del proscenio, del 1869. In seguito lo stile di Baldini si trasformò rispetto agli scomparti della tradizione in una maggiore libertà compositiva che disponeva le figure sulla superficie libera, rivelando sensibilità a nuovi schemi di orientamento romantico connotati da ornamentazione sovraccarica di elementi ibridi quasi precorritori del gusto "floreale". Nell'ultimo anno di vita Baldini restaurò le decorazioni gianesche a Palazzo Pasolini dall'Onda di cui purtroppo resta solo la fama, causa la distruzione nella Seconda Guerra Mondiale. Fu decoratore anche su maiolica presso la fabbrica die Conti Ferniani, ove venne chiamato con l'amico Savino Lega dal direttore Angelo Ferniani. Decorò pezzi anche di grandi dimensioni che vennero poi esposti nel circuito delle esposizioni internazionali del tempo: Londra 1862, Vienna 1873, Parigi 1878, Milano 1881. Onore e successo furono conseguiti anche nelle mostre regionali: Forlì 1871, Faenza 1875. Nell'ambito della maiolica sperimentò la tecnica della pittura a impasto, da lui introdotta alla Ferniani, ma ritrovato da Achille Farina; fu autore di monocromie su maiolica ed eseguì dipinti a pennellate in maiolica su terracotta con grande maestria. Aveva sposato Beatrice Sangiorgi.

La pittura su maiolica a Faenza nel secondo Ottocento, (a cura di) Santa Cortesi, presentazione di Carmen Ravanelli Guidotti, Faenza, Casanova, 2002, pp. 113-116.


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