Museo del Tibet
Loc. Votigno di Canossa
Canossa

ritualità
Tibet
metallo
cm 25,5 (a) 8 (la)
sec. XX prima metà
Vajrā in metallo.

oggetto rituale per le celebrazioni religiose
Vajrā in sanscrito significa folgore e diamante, ed inizialmente, nell'immaginario vedico (nel primo millennio a.C.) è l'attributo di Indra, sovrano del consesso divino indo-ario.Come simbolo di potenza e indistruttibilità della dottrina, venne "importato" dai Buddhisti.In tibetano vajrā suona rdo-rje [pron. do-rgé], vale a dire "Signore delle pietre": il diamante, appunto.È strumento utilizzato nei riti esoterici tantrici, l'iniziazione ai quali dura diversi mesi.La religione tibetana, per l'estrema complessità dei riti, esclude i non-monaci dal ruolo di partecipanti. I monaci sono officianti specializzati; gli altri sono spettatori, non attanti. Il pubblico non può agire con insipienza, rischiando così di guastare la puntigliosa ed impenetrabile perfezione del rito.