Museo d'Arte Cinese ed Etnografico
Viale S. Martino, 8
Parma

ritualità
Repubblica Democratica del Congo, cultura Bembe
cm 52 (a) 28 (la)
sec. XX seconda metà
n. Rdc.be 1630
Maschera facciale a sezione semicircolare. Caratterizzata da quattro orbite incavate e imbiancate, di cui quelle superiori più grandi presentano occhi ellittici con la palpebra superiore sporgente e quelli inferiori appaiono aperti. Il naso regolare e sporgente è posto appena al di sotto delle orbite. Una corda di fibra intrecciata di colore rossastro è sottesa tra i fori ai lati degli occhi. La superficie è ricoperta da una patina opaca nerastra.

rituale, indossata insieme a voluminosi costumi in foglie di banano durante le cerimonie di iniziazione e circoncisione "butende"
Secondo le informazioni raccolte presso il museo, nella società Bembe, grande importanza avevano le società segrete. Tra i Bembe ve n'erano in funzione tre: l'associazione "Bwami" introdotta da alcuni clan provenienti dai territori Lega, l'associazione "elanda", tipicamente Bembe e riservata agli uomini, fondata sull'idea di un contatto permanente, ma trascendente, con i morti e con i geni della foresta e delle acque e infine l'associazione "alunga", anch'essa dedita al culto dei geni della foresta. I riti praticati all'interno di queste associazioni sono all'origine della produzione di oggetti di culto indispensabili per le celebrazioni religiose. Tra essi, maschere, sgabelli, statuette. La produzione delle maschere è quella più praticata e conosciuta. La maggior parte degli oggetti provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo sono stati acquistati da Padre Andrea Tam, per molti anni in missione nella zona del Kivu. Insieme alle collezioni provenienti da altri paesi qualificano in maniera eccellente il Museo Etnografico e testimoniano la presenza e il lavoro dei Missionari Saveriani.