Museo d'Arte Cinese ed Etnografico
Viale S. Martino, 8
Parma

ritualità
Repubblica Democratica del Congo, cultura Lega
fibra vegetale
rafia intreccio
semi
becco di buceros rhinoceros
fibra vegetale/ cotone
cm 26,3 (a) 15,5 (la)
sec. XX seconda metà
n. Rdc.le 0010
Copricapo di forma conica sormontato da un prolungamento cilindrico su cui è fissato un becco di buceros rhinoceros dotato di un grande rigonfiamento nella parte superiore. La struttura portante, in fibra vegetale e legature in fibra e cotone appare cosparsa con una sostanza oleosa di colore scuro. La superficie esterna è ricoperta di semi lucidi, di colore marrone e forma discoidale. Il sottogola è in rafia intrecciata.

copricapo rituale usato dagli uomini iniziati nella società segreta "bwami"
Nella società bwami sono utilizzate molte insegne ed ornamenti dai vari significati e funzioni. Tra le più importanti sono un copricapo, che viene consegnato al momento dell'iniziazione e che si chiama esso stesso "bwami", che deve sempre essere portato, non deve essere mostrato in pubblico, quando usurato viene bruciato e viene sepolto assieme al proprietario. Su questo copricapo, col passare del tempo, se ne aggiunge uno più grande, differente secondo i livelli e gradi ricoperti nella Società. I copricapi con peli di elefante e, raramente anche col becco di bucero, possono essere portati solo da coloro che, all'interno della Società, hanno attinto il grado più alto del "kindi", cioè il "lutumbo iwa kindi". Gli anziani saggi vengono così paragonati all'elefante, animale di alta statura, natura mite e furia distruttrice quando viene sfidato. La maggior parte degli oggetti provenienti dalla Repubblica Democratica del Congo sono stati acquistati da Padre Andrea Tam, per molti anni in missione nella zona del Kivu. Insieme alle collezioni provenienti da altri paesi qualificano in maniera eccellente il Museo Etnografico e testimoniano la presenza e il lavoro dei Missionari Saveriani.