Esterno del museo, portico del primo chiostro (foto L. Massari)
Pinacoteca, sala II (foto G. Sabatini, Forlì)
Pinacoteca, sala V (foto G. Sabatini, Forlì)
Pinacoteca, sala VII (foto G. Sabatini, Forlì)
Pinacoteca, sala XII (foto G. Sabatini)
Pinacoteca, sala XX (foto G. Sabatini, Forlì)
Antonio Canova, Ebe, 1816-17- Mostra del Canova 2009 (foto G. Sabatini)
Forlì

Musei di San Domenico

Orari e Tariffe
Per orari di visita e costi del biglietto consultare il sito web o contattare telefonicamente.
Accessibile
Servizi
Tipologia Collezioni
Storia dell'edificio
Pubblicazioni e Cataloghi
Musei San Domenico, in I musei di qualità della regione Emilia-Romagna 2010-20112, Bologna, Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, 2010, p. 46.

Emiliani A. (a cura di), Il San Domenico di Forlì: la chiesa, il luogo, la città, 2. ed., Bologna, Minerva, 2006.

Masetti Bitelli L. (a cura di), Il convento ritrovato: una stagione di restauri nel complesso di San Domenico a Forlì, in IBC Dossier a. 14./1, gennaio-marzo, 2006, Rastignano, Officine grafiche litosei, pp 58-80.
Piazza Guido da Montefeltro, 12
Forlì (FC)
Tel: 0543 712 627, 0543 712 659

Museo accreditato al Sistema Museale Nazionale
Arte
Arte moderna (XVI-XIX secolo)
Arte medievale (XI-XV secolo)
Il prestigioso complesso conventuale di San Giacomo Apostolo in San Domenico, recentemente sottoposto a lavori di ristrutturazione e restauro, è stato destinato a nuova sede della Pinacoteca e dei Musei Civici. L'allestimento riordinato secondo un criterio di tipo cronologico raccoglie al momento le opere d'arte della pinacoteca databili tra il XII e il XVIII secolo, in attesa del trasferimento delle altre collezioni. Il percorso di visita occupa le ali di destra e di sinistra, a partire dalle opere più antiche, dal Trittico con Storie della Vergine e Santi del cosiddetto Maestro di Forlì, al Corteo dei Magi, all'affresco del Pestapepe, alle tavole del Beato Angelico e di Lorenzo di Credi, al monumento sepolcrale del Beato Marcolino di Antonio Rossellino, alla grande Crocefissione di Marco Palmezzano. Il percorso prosegue poi con le opere di Palmezzano, Baldassarre Carrari, Nicolò Rondinelli, Francesco Zaganelli, con la pittura del Cinquecento romagnolo e di ambiti culturali limitrofi, fino al manierismo di Francesco Menzocchi, Livio Agresti, e Livio Modigliani, per finire col primo Seicento emiliano e romagnolo. Il completamento dell'allestimento, nelle sale dell'antica biblioteca del convento, renderà disponibili ai visitatori la Quadreria Piancastelli, le grandi tele del Seicento e le opere in marmo di età neoclassica, tra cui è possibile ammirare la celebre Ebe di Antonio Canova già trasferita nella sala ovale in occasione della mostra “Canova. L'ideale classico tra scultura e pittura”.

The prestigious monastery complex of San Giacomo Apostolo in San Domenico, which recently underwent restoration work and restructuring, has been chosen as the new home of the Art Gallery and the Civic Museums. The layout, following chronological order, currently hosts the works of the art gallery, dated between the 12th and the 18th century, until the other collections can be transferred there. The itinerary occupies the right and left wings, starting from the oldest works, from the Triptych with Stories of the Virgin and Saints by the so-called Master of Forlì, to the Procession of the Magi, the fresco by Pestapepe, the board paintings by Fra Angelico and Lorenzo di Credi, the monumental sarcophagus of Blessed Marcolino by Antonio Rossellino, and the great Crucifixion by Marco Palmezzano. The itinerary continues with works by Palmezzano, Baldassarre Carrari, Nicolò Rondinelli, Francesco Zaganelli, paintings of the sixteenth century in Romagna and neighbouring cultural areas, up to the Mannerism of Francesco Menzocchi, Livio Agresti, and Livio Modigliani, and ending with the early seventeenth century in Emilia and Romagna. When the layout of the museum is completed, in the rooms of the old monastery library, visitors will be able to see the Piancastelli picture collection, great canvas paintings of the seventeenth century and marble works of the neoclassical period, including the famous Hebe by Antonio Canova, already shown there in the exhibition entitled “Canova. The classical ideal between sculpture and painting”.


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