- numerose pieghe secche,
- numerosi strappi, in particolare lungo i bordi, e svariate lacune, in minore quantità
- macchie e gore di umidità
- cadute di colore, soprattutto in corrispondenza delle pieghe 'strutturali' del manufatto, ma diffuse anche sul resto della superficie
Per poter procedere alla spianatura dell'opera è stato necessario supportarla interamente, ciò che ha reso necessario rimuovere a maggior parte delle toppe presenti. Quando possibile, tali toppe che, come già accennato, costituiscono una preziosa testimonianza sono state ricollocate sul verso del manufatto , le toppe che è stato possibile non togliere so no state rese visibili grazie a delle finestre realizzate sul supporto applicato. L'intervento per via umida è stato preceduto dal fissaggio della pellicola pittorica, che presentava sia problemi di adesione sia di coesione. Non è stato effettuato un montaggio finale dell'opera su un supporto rigido poiché i fondali, per loro natura, devono essere fogli liberi.
-Spolveratura del verso con microaspiratore e pennelli a setola morbida;
-Rimozione delle toppe presenti sul verso a secco o per via umida;
-Umidificazione per via capillare tramite membrana in Gore-tex;
-Fissaggio della tempera con Funori (adesivo giapponese a base di alghe) diluito in acqua allo 0,5% e steso sul recto a pennello tramite una velina giapponese;
-Applicazione sul verso di un supporto in carta giapponese, collante amido di grano;
-Riposizionamento delle toppe rimosse e realizzazione di finestre sul supporto in carta per rendere visibili le toppe lasciate sull'originale;
- Tiraggio su pannello ligneo ottenuto tramite carta gommata;
-Integrazione delle lacune con carte giapponesi (collante metilcehiulosa MH300P al 4,5°o);
-Integrazione cromatica delle lacune con acquerelli e tempera;
-Riordino cromatico delle zone originali con pastelli:
-Distacco dell'opera dal pannello.
L'intervento ha avuto lo scopo di riconferire un'adeguata stabilità meccanica all'oggetto e di garantirne una corretta leggibilità.