Dozza

Centro Studi e Documentazione del Muro Dipinto

Orari e Tariffe
Aperta da martedì a sabato dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30; la domenica e i festivi dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.00. Chiusa il lunedì 4.00 - 3,00 ridotti; 3,00 gruppi; 1,00 scuole
Barriere architettoniche
Tipologia Collezioni
Pubblicazioni e Cataloghi
Dozza e il muro dipinto, Bologna, Costa Editore, 1997

Collina C. (a cura di), "I luoghi d'arte contemporanea in Emilia-Romagna: arti del Novecento e dopo", Bologna, Compositori, 2004, pp. 117-118

Pasquali M. (a cura di), "La memoria del Muro Dipinto di Dozza", Imola, Editrice La Mandragora, 2007
Artisti
via XX settembre 37
loc. Dozza Imolese
Dozza (BO)
Tel: 0542 678 240
Arte figurativa
Arte astratta
Arte concettuale
Situata nel medievale comune di Dozza, la cinquecentesca Rocca è stata prima dimora di Caterina Sforza ed in seguito della famiglia Malvezzi Campeggi, da cui l'Amministrazione cittadina l'ha acquistata nel 1960. Dopo un adeguato restauro dell'edificio e l'istituzione della rassegna d'arte all'aperto Muro dipinto, nel 1962 è stata aperta al pubblico la Pinacoteca del Muro dipinto, Galleria d'arte moderna dove sono conservati più di cent'ottanta bozzetti delle opere che tanti artisti hanno realizzato sui muri della cittadina; nonché sono conservati alcuni dipinti murari strappati perché considerati ad alto rischio di danneggiamento, eseguiti da Riccardo Licata, Bruno Saetti, Roberto Sebastian Matta e Domenico Purificato, e una donazione di ventidue dipinti di Norma Mascellani.
La rassegna Muro Dipinto è nata nel 1960 come estemporanea annuale di pittura, ma il successo immediato di pubblico e critica ha portato presto la sua trasformazione a Biennale d'Arte Moderna, concorso che dall'edizione del 1965 ha visto coinvolti nomi prestigiosi d' artisti e della critica, come Mario De Micheli e Marco Valsecchi. Nel 1973 veniva abolito il concorso, con la premiazione equanime per tutti i pittori coinvolti nella realizzazione di un'opera d'arte muraria della città.
Dozza si pone quindi come un grande museo all'aperto in sito urbano, che conserva sui muri delle sue case opere di artisti di diverse correnti poetiche, anche se con una netta prevalenza del linguaggio figurativo, e varie generazioni tra cui si ricordano Luca Alinari, Gianni Arde, Nevio Bedeschi, Simon Benetton, Aldo Borgonzoni, Remo Brindisi, Luca Caccioni, Maurizio Cacioli, Walter Cascio, Carlo Cattaneo, Bruno Ceccobelli, Guido Chiti, Emilio Contini, Giuseppe De Gregorio, Ubaldo Della Volpe, Bruno Donzelli, Sergio Frabboni, Alfonso Frasnedi, Giuseppe Gagliardi, Tonino Gottarelli, Nello Leonardi, Piero Lenzini, Riccardo Licata, Dante Maffei, Elvio Marchionni, Norma Mascellani, Franco Messina, Concetto Pozzati, Giuliano Pini, Tano Pisano, Walter Piacesi, Berto Ravotti, Aligi Sassu, Paolo Scarpa, Luca Serra, Orio Silvani, Alberto Sughi, Roberto Sebastian Matta, Bruno Saetti, Nani Tedeschi, Giuseppe Zigaina e Tono Zancanaro. Nel 2005 si sono aggiunte le opere di Gesine Arps, Paola Campidelli, Paola de Laurentis, Giovanni Manfredini, Alberto Zamboni, Fabrizio Passerella, Mirta Carroli, Graziano Pompili, Paolo delle Monache, Enrico Manelli e Gino Pellegrini. All'interno della Rocca, nel 2006, è stato istituito il Centro Studi e Documentazione del Muro Dipinto dove sono conservati i bozzetti della manifestazione e gli apparti documentari e fotografici ad essi collegati.
Un particolare impulso innovativo è stato dato dalla costituzione della Fondazione Dozza Città d'Arte che ha affidato a Marilena Pasquali la curatela della "Nuova Biennale del Muro Dipinto", nel 2007 alla sua terza edizione, rinnovata nella sua formula salvaguardandone i caratteri distintivi, ma aprendola ad istanze e modalità espressive della contemporaneità artistica; inoltre coinvolgendo il territorio limitrofo di Borgo antico e Toscanella. A Dozza viene sempre dato spazio agli interventi pittorici sui muri, ma anche a sculture ed installazioni, nonchè alcune opere sono esposte negli spazi della Rocca Sforzesca e della Pinacoteca. Nel corso del programma della XXI edizione, sulla via Emilia a Toscanella, viene dato spazio al graffitismo di cultura hip hop di writers emiliano-romagnoli, a testimonianza dell'attualità e del possibile avvenire della pittura su muro, in voga sina dagli anni Ottanta del Novecento.
Anche nella XXIII edizione (2011), curata da Fabiola Naldi, si è scelto di portare avanti l'impostazione critica curatoriale adottata in passato, accostando al Wall painting nel borgo storico di Dozza con Karin Andersen, Riccardo Baruzzi e Bruno Benuzzi, il Writing nel borgo nuovo di Toscanella con Hemo, Moneyless e Paper Resistance. Largo spazio è stato destinato anche agli eventi collaterali, come la monografica "Aldo Borgonzoni a Dozza. Muro dipinto per l'Italia" presso la Rocca cittadina e sempre dedicato all'artista il restauro del dipinto murale "I vigneti del socialismo romantico", "Luce ai muri" una sessione di pittura notturna o "Il muro dipinto nel 150° dell'Unità d'Italia" performance pittorica di Gino Pellegrini.
Presso la Rocca, oltre alla monografica del 2011 dedicata a Borgonzoni, si sono svolte quelle su Francesco Bombardi, Renzo Vespigani, Anton Zoran Music, per inaugurare l’anno 2008 e quella dedicata ad Alberto Benedenti. Da due edizioni la curatela artistica è affidata a fabiola Naldi, che nel 2013 ha invitato Andrea Sala, Tellas, Simone Berti, Aleksejs Naumavos e Macs a relizzare i nuovi dipinti sui muri della cittadina.


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