Palagi Pelagio
1775/ 1860
dipinto

tela/ pittura a olio
cm. 129.5 (la) 86 (a)
sec. XIX (1806 - 1807)
n. 64
Forma rettangolare, leggibilità orizzontale. Dipinto non finito.

Originariamente identificato con il "Leonida e Cleombroto" commissionato da Vicini e mai terminato dall'artista, recentemente il soggetto dell'opera è stato riconosciuto da Poppi come "Leonida di partenza per le Termopoli". Ipotesi suffragata da un foglio di un album datatabile ai primi anni del soggiorno romano che rappresenta la prima idea di questa scena. Il fatto che Palagi collochi in questo disegno le figure in un interno, rimanda direttamente al dipinto per il Vicini: "è dunque ipotizzabile che la presente opera rappresenti un primo tentativo dell'artista per soddisfare la richiesta del committente, il quale non aveva dettato un soggetto preciso, ma più semplicemente chiesto un episodio di storia antica greca o romana." La struttura compositiva dell'opera è infatti semplice e per certi versi ingenua, rispetto al "Leonida che condanna Cleombroto", dove è evidente "l'intenzione di offrire un panorama più sfaccettato dei sentimenti umani, pur dentro la rigida fedeltà della ricostruzione storica." (Cfr. C. Poppi, Pelagio Palagi, 1996 p. 134).