Museo della Maschera del Carnevale - Centro di documentazione e ricerca
Piazza IV Novembre, 1
Castelnovo di sotto (RE)
manifattura emiliana
modello di maschera

gesso/ colatura
cm. 15 (la) 14 (a) 8 (p)
lunghezza totale 23
secc. XIX/ XX (1820 - 1900)
n. 31
Modello di maschera, in gesso, raffigurante una caricatura grottesca di uomo.
Il soggetto rappresentato è caratterizzato da sopracciglia marcate, da guance arrotondate, e da un grosso naso tondeggiante, ricurvo e prominente, che sovrasta il volto. L'ampia bocca, dalle labbra sottili, è sorridente. Questi connotati conferiscono un'espressione bonaria e ilare al soggetto raffigurato.
La superficie della matrice, laccata, presenta diverse tonalità di colore, distribuito in modo non uniforme: dal marrone, alla terra di siena, dall'ocra al giallo ambrato.

L'opera è tra quelle attribuite dalla precedente proprietà alla produzione Guatteri di Castelnovo di Sotto (RE), acquisite nel 1944 dal fondatore del "Mascherificio Italiano Cervi & C." di Fornovo Taro (PR).
Al momento dell'acquisizione la matrice appariva sottoposta a un tentativo di restauro precedente, con tracce di laccatura originale e apporti di gesso successivi.
Il recente intervento di restauro alla quale l'opera è stata sottoposta ha comportato la pulizia generale meccanica a secco del manufatto, con asportazione parziale dei cattivi interventi di restauro precedenti (il gesso apportato risultava deteriorato); la sostituzione del gesso; l'accompagnamento e la levigatura lungo tutta la superficie anteriore, mantenendo intonse le superfici con tracce di verniciatura originale; l'apporto di gommalacca a più strati su tutta la superficie; la riparazione delle abrasioni sul retro; la rifinitura a cera microcristallina.
Nell'inventario allegato all'atto di acquisto della collezione "Cattabiani" da parte del Comune di Castelnovo di Sotto, la matrice è identificata come "caricatura grottesca con naso tondeggiante ricurvo ", nella sezione "modelli di maschere grottesche, morette ed altre figure, utilizzate per ricavare gli stampi", con i numeri 396 (1^num.), 395 (2^num.) e 31 (num. attribuita).
Anche i riferimenti cronologici generali dell'opera sono stati dedotti dall'inventario e possono comunque essere storicamente ricondotti al periodo di attività della Fabbrica Guatteri (1810 ca.-1933) di Castelnovo di Sotto.